lunedì 19 dicembre 2016

Donne imprenditrici in Uzbekistan

Più di 120.000 piccole imprese, tra cui più di 4.500 aziende agricole, sono presenti in Uzbekistan e sono gestite da donne.
Oggi milioni di donne lavorano in tutto il mondo e contribuiscono al benessere e alla stabilità familiare. Secondo le statistiche la maggior parte delle imprese nel mondo sono al femminile.
Anno dopo anno si è manifestata in Uzbekistan una maggior presenza femminile nei diversi campi di attività. Questo progresso è stato senz'altro facilitato da un forte impianto legislativo che ha lo scopo di assicurare il coinvolgimento totale della componente femminile della popolazione nella vita socio-politica, economica e culturale del paese e di rafforzare il ruolo e lo status delle donne, parte più debole della società. Esistono, infatti, nel Paese programmi che promuovono l'occupazione femminile, migliorano le loro condizioni di lavoro e la loro istruzione soprattutto nelle aree rurali, coinvolgendole in attività imprenditoriali.

Comunicato stampa dell'Accordo di azione comune per la democrazia paritaria

L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria ha ottenuto, grazie anche all’impegno trasversale delle parlamentari, importanti garanzie per la parità di genere  (nella legge elettorale c.d. Italicum). L’Accordo seguirà ora la discussione e le iniziative dirette a modificare la legge elettorale . Qualunque sarà la soluzione prescelta, l’Accordo comunque  vigilerà perchè sia garantita la parità di genere, nell’interesse della democrazia italiana.


info e contatti:

domenica 18 dicembre 2016

Progetto ExCHANGE: donne e decision-making - Conferenza (30/11/2016 - 2/12/2016)

La European Women’s Lobby ha ospitato a Bruxelles la conferenza ExCHANGE, progetto transatlantico nato da un’idea di Matilda Flemming – la coordinatrice del gruppo di lavoro – e Serap Altinisik della EWL. Il progetto ha coinvolto associazioni/gruppi europei e americani di donne che lavorano sul tema Women in Politics. L’obiettivo di ExCHANGE è il raggiungimento di una vera parità di genere nelle Istituzioni attraverso lo scambio dei diversi approcci in Europa e negli Usa.
Per LEF 'Italia ha partecipato Donatella Martini di Donne in Quota, autrice della relazione che segue:


sabato 17 dicembre 2016

Factsheet: UE verso la ratifica della Convenzione di Instanbul?












La  Coalizione Europea per eliminare la violenza contro le donne ha pubblicato un Factsheet per supportare la ratifica da parte dell'UE della Convenzione di Instanbul. 
Più di 25 organizzazioni della società civile, parte della Coalizione, hanno risposto alla chiamata della European Women's Lobby per rispondere ai più recenti sviluppi politici a livello europeo, con particolare riferimento alla proposta della Commissione Europea per giungere alla ratifica della suddetta Convenzione.

Dichiarazione congiunta per la 61° Sessione della Commissione sullo status delle donne (CSW61)

Ogni anno a marzo l'ONU si riunisce per discutere sullo stato di avanzamento dei diritti umani delle donne. Il tema della prossima sessione della Commissione sullo status delle donne (CSW61) sarà l'empowerment economico delle donne in un mondo del lavoro che cambia. La European Women's Lobby, in una dichiarazione congiunta, enfatizza la necessità che gli Stati Membri assicurino diritti e condizioni di lavoro dignitose per le lavoratrici di tutto il mondo, e chiede che gli Stati Membri ratifichino ed implementino la Convenzione ILO sui lavoratori domestici.

Dichiarazione congiunta per la 61° Sessione della Commissione sullo status delle donne (CSW61):

martedì 13 dicembre 2016

Incontro dell'Osservatorio EWL contro la violenza sulle donne (13-15/11/2016)

Dal 13 al 15 novembre 2016 si è tenuta a Bruxelles la riunione annuale dell’Osservatorio contro la violenza sulle donne della European Women's Lobby. Il meeting ha visto la partecipazione di 27 componenti la cui nomina è stata completata nel mese di settembre 2016, in base alle designazione dei coordinamenti nazionali e delle organizzazioni internazionali componenti EWL. In apertura Irene Rosales ha ripercorsa la storia dell’Osservatorio, che festeggerà nel 2017 i 20 anni dalla sua istituzione e che ha visto nel corso del 2016 il rinnovo del regolamento organizzativo e di buona parte delle sue componenti.

Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar, vincitrici del Premio Sakharov 2016 per i diritti umani


Il Parlamento europeo sostiene i diritti umani con il Premio annuale Sacharov per la libertà di pensiero, istituito nel 1988.  Il premio viene assegnato a persone che abbiano contribuito in modo eccezionale alla lotta per i diritti umani in tutto il mondo e attira l'attenzione sulla violazione dei diritti umani, oltre a sostenere i vincitori e la loro causa. Il Premio Sacharov 2016 è stato conferito alle yazidi Nadia MURAD BASEE TAHA e Lamiya AJI BASHAR, sopravvissute alla schiavizzazione sessuale da parte dello Stato islamico (IS) e divenute portavoce delle donne colpite dalla campagna di violenza sessuale dell'IS.

La loro storia:

lunedì 12 dicembre 2016

martedì 29 novembre 2016

Non Una di Meno

Sabato scorso a Roma ho partecipato alla manifestazione nazionale Non Una di Meno. L’appuntamento era in Piazza della Repubblica a Roma!

Sono arrivata e mi sono trovata davanti uno spettacolo incredibile: donne, di tutte le generazioni, provenienti da tutta Italia e non solo, da tutto il mondo, accompagnate da uomini e bambini; colori, tanti colori; striscioni; una moltitudine di associazioni, gruppi, identità riunite sotto un solo ed universale messaggio: NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.

Violenza declinata in tutti i modi possibili: fisica, psicologica, verbale, sul posto di lavoro, in famiglia, nella società, oppressione, obbligo, rinuncia, violenza agita dai partner, dai mariti, dai padri, dai datori di lavoro.

L’idea era chiara, forte, senza mezzi termini e risuonava per tutto il lungo, lunghissimo ed eterogeneo corteo che sembrava non finire mai: il rifiuto, lo sdegno, l’orrore di pensare che dopo tutte le battaglie e la strada percorsa fino ad ora le donne debbano ancora e a gran voce ribellarsi all’idea di essere vittime di violenze ai loro danni che sono vecchie e nuove, che mutano e diventano sempre più efferate e comuni.

Le diverse storie, gli slogan, le frasi dette parlavano di libertà dall’oppressione, autodeterminazione, lotta che scaturisce dalla consapevolezza che la situazione deve cambiare, deve cambiare radicalmente.

La percezione più profonda era la consapevolezza di non essere sole a combattere questo fenomeno ed allo stesso tempo la richiesta a gran voce di ascoltare il bisogno di avere degli interlocutori presenti e costanti che, invece di tagliare i fondi o politicizzare questo fenomeno, siano attivi e vogliano ascoltare queste istanze per poi trovare strade di attuazione.

Proprio per questo già dal giorno successivo sono cominciati i lavori per discutere un piano d'azione nazionale femminista contro la violenza maschile che sia utile ed efficace. Alla sua conclusione si chiederà con tutte le forze che venga adottato.

La manifestazione, quindi, non è stata la conclusione di un discorso ma un passaggio intermedio di una trattativa, di un dialogo, di una lotta costanti, continui ed incessanti per la piena e completa attuazione dei diritti delle donne, affinché si raggiunga una sostanziale parità tra i generi.

Francesca

lunedì 14 novembre 2016

Solidarietà al Coordinamento Turco

Riceviamo dal Coordinamento Turco della EWL la triste notizia della chiusura di 370 ONG tra cui alcune organizzazioni di donne membro del Coordinamento stesso.

Desideriamo esprimere la nostra preoccupazione, tristezza e solidarietà al Coordinamento Turco ed alla sua Rappresentante presso il CdA della EWL Nuray Ozbay.

giovedì 10 novembre 2016

NO ALL’EUROPA DEI MURI. COSTRUIAMO INSIEME LA DEMOCRAZIA EUROPEA

Inoltriamo la dichiarazione del Movimento Europeo in collaborazione con 58 organizzazioni, tra cui il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne, dal titolo:

9 NOVEMBRE 1989 – 25 MARZO 2017


NO ALL’EUROPA DEI MURI 
COSTRUIAMO INSIEME LA DEMOCRAZIA EUROPEA


L’idea di superare la divisione dell’Europa in Stati sovrani è nata nel momento più drammatico del sonno della ragione, quando quasi tutto il continente era occupato dalle armate naziste. Quest’idea è sintetizzata nel “Manifesto di Ventotene” dove al pensiero dello stato federale si unisce l’azione per democrazia europea, pace e lotta alle diseguaglianze.

lunedì 7 novembre 2016

"FEMM delegation in Athens, Greece assesses situation of women refugees" - Comunicato Stampa del Parlamento Europeo



Riceviamo questo comunicato stampa dal Parlamento Europeo che pubblichiamo integralmente:

Press release - Women's rights/Equal opportunities − 04-11-2016 - 11:19

A delegation of Parliament's Committee on women's rights and gender equality visited Athens yesterday and today (3-4 November 2016), in order to receive first-hand information on the situation of women and girls refugees in Greece, the tools used to tackle human trafficking and the infrastructure used to provide assistance to victims.
Women and young girls asylum seekers and refugees often face multiple forms of gender based violence, including sexual and domestic violence. Members of the delegation have witnessed the difficulties these women are confronted with in the reception facilities. There is clearly an urgent need to improve their situation, said Members. Members call on the Greek authorities to  swiftly ratify the Istanbul Convention on preventing and combating violence against women.

sabato 5 novembre 2016

Coordinamenti LEF firmano il "Manifesto di Lisbona" sul tema Donne, Città e Territori

Il  30 settembre 2016 i Coordinamenti della Lobby Europea delle Donne rappresentanti i  Paesi del  Sud hanno redatto e firmato un Manifesto per promuovere azioni di lobbying in materia di uguaglianza di accesso ed occupazione degli spazi pubblici in un'ottica di genere. I Coordinamenti LEF italiano, francese e portoghese si sono incontrati a Lisbona in occasione del Seminario "Donne, Città e Territori", prima tappa  di un progetto comune teso a compiere un tour dell'Europa delle buone pratiche sul tema.

Incontro "Il fenomeno della prostituzione oggi. I modelli svedese e francese come alternativa futura"



















Venerdì 28 ottobre, presso il “The Hub” in via dello Scalo di San Lorenzo 67, Roma, si è tenuto un incontro informale, organizzato dal Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne in collaborazione con la EuropeanWomen’s Lobby, dal titolo “Il fenomeno della prostituzione oggi. I modelli svedese e francese come alternativa futura”.
Il pomeriggio è stato animato dagli interventi dei relatori, che hanno toccato temi quali la legge italiana e le possibilità future, con riferimento al ddl Bini, preso come esempio positivo di un cambio di prospettiva verso il modello svedese, ormai sempre più accettato, che mira alla penalizzazione del cliente e alla difesa della vittima del sistema della prostituzione.

Board C.d.A. della European Women's Lobby - Resoconto (22-23/10/2016)

L’incontro del C.d.A. si è aperto sabato 22 ottobre presso l’Hotel Thon EU, Rue de la Loi Bruxelles, con l’approvazione del verbale del C.d.A. del 5 giugno 2016 ed ha avuto come oggetto, per tutta la giornata, una sessione di coinvolgimento di tutti i membri facilitata da Esuanziva Goldsmith, in cui sono stati esposti i cambiamenti chiave affrontati negli ultimi mesi dalla EWL al fine di rendere la struttura più partecipativa attraverso un nuovo sistema di teleconferenze; la costituzione di una “living room”, luogo virtuale dove i membri del C.d.A. possono ricevere documenti, partecipare attivamente, anche con lo scambio di informazioni e comunicare tra di loro; infine un costante sistema di valutazione dei risultati.

Conferenza "Voci di donne in cammino. Dalla guerra alla pace?"


Il 27 ottobre si è svolta presso l’Auletta dei Gruppi Parlamentari di Montecitorio la conferenza “Voci di donne in cammino. Dalla guerra alla pace?” co-organizzato dalla FIDAPA/BPW Italia e dal Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne.
Il convegno aveva come scopo la presentazione del progetto della European Women’s Lobby “Women’s voices. From conflict to peace?” laddove il punto interrogativo sta ad intendere le situazioni di non pace, ma piuttosto di violenza, che le rifugiate incontrano nel loro percorso e di sensibilizzare le Istituzioni europee e nazionali di riferimento sulle sofferenze subite da queste donne.

sabato 29 ottobre 2016

Eliminare la violenza contro le donne. La Convenzione di Instanbul e oltre.








Nonostante progressi tangibili nell'affermazione dell'uguaglianza di genere in UE, il persistere di alcune disuguaglianze fondamentali impedisce il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei suoi cittadini.  La violenza contro le donne è tra le più brutali discriminazioni e violazioni dei diritti umani, ma le statistiche riportano dati inaccettabilmente elevati. Il fallimento delle misure volte a proteggere le donne dalla violenza rischia di minare l'efficacia delle politiche per l'avanzamento delle stesse nella sfera economica, politica e sociale. 

venerdì 21 ottobre 2016

Incontro informale di sensibilizzazione per giovani sul tema della prostituzione




28 ottobre 2016
The Hub, Via dello Scalo di San Lorenzo 67, Roma 

Visione del filmato - 'Prostitution, a job like any other?' un film di Osez le féminisme!       

Interventi: 
Pierrette Pape - European Women's Lobby
Florence Montreynaud - Zéromacho
Monica Chikwe  - Slaves no more
Elisa Guerriero - Associazione Rising Pari  in Genere

Modera: Francesca Romana Cocchi - Policy Officer a Lef-Italia


mercoledì 12 ottobre 2016

Progetto #womensvoicesonthemove. Voci di donne in movimento


FIDAPA BPW Italia e LEF Italia lanciano il progetto #Womensvoices, nato dall’impegno della European Women’s Lobby e dei suoi membri nello studio dell’emergenza rifugiate/rifugiati

Le donne e le ragazze in fuga dai conflitti che viaggiano o si stabiliscono in Europa sono a più alto rischio di subire violenze. Nel loro percorso di fuga, sulla strada e nei centri di accoglienza, si trovano ad affrontare stupro, violenza sessuale, molestie sessuali, da diversi autori; esse devono ricorrere alla prostituzione al fine di ottenere l'accesso al cibo, all'alloggio o al trasporto; si trovano ad affrontare la violenza domestica; le ragazze vengono vendute per il matrimonio o come vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale. 

giovedì 15 settembre 2016

Fertility Day?

Come donne italiane ci sentiamo offese e sminuite da questa inopportuna ed inconsistente "propaganda" pro fertilità che il nostro governo, che si fregia di essere giovane, paritario, all’avanguardia e attento agli aspetti sociali, ha diffuso nei giorni scorsi.
Ci sentiamo offese perché come al solito questa campagna ha tutti i sapori dell’ennesimo risultato di una società patriarcale, maschilista e retrograda che non è in grado di attuare cambiamenti dalla radice. Come si può chiedere alle donne di fare più figli quando la gravidanza spesso dura di più di un contratto di lavoro? Quando alle giovani donne che si presentano ai colloqui le prime domande sono sempre allusive alla maternità e al matrimonio? Lo stesso mercato del lavoro che pare aver ancora in uso la firma delle dimissioni in bianco?

mercoledì 20 luglio 2016

mercoledì 13 luglio 2016

Report Attività 2016 - 1° semestre

Si è proseguita l’attività di promozione della campagna contro la legalizzazione della prostituzione. EWL porta avanti questa campagna dal 2011 e anche Lef-Italia in più occasioni ha attivato incontri di discussione in varie parti del Paese.

Intervento e comunicazioni attraverso i social media in concomitanza ed in favore della votazione della legge abolizionista francese sulla prostituzione.

Lavoro di raccordo in marzo-aprile 2016 con le Associazioni Be Free e ENoMW Italia (Rete Europea Donne Migranti) per il completamento di questionario, redatto a cura di tutti i coordinamenti nazionali EWL, sul tema delle donne migranti; partecipazione, nella persona di Maria Ludovica Bottarelli, alla conferenza stampa per il lancio del rapporto Inter/rotte redatto da Be Free e finanziato dall’Open Society Foundation con illustrazione del questionario realizzato con il contributo sostanziale costituito dal rapporto di Bee Free.

Raccolta dati in corso per la compilazione di questionario sullo stato della educazione sessuale in Italia, come parte di un progetto EWL nei paesi della UE.

Collaborazione in corso con il Movimento Europeo per la progettazione e realizzazione di sessioni di lavoro in vista del G7 sotto presidenza italiana nel 2017. Incontri preliminari e stesura di una bozza di programma sui temi di asilo e rifugiate; donne e potere; donne ed economia; violenza e povertà. Il progetto è da elaborare in rapporto a fonti di finanziamento da chiarire, unitamente a dettagli operativi.  L’intento specifico di Lef Italia è di realizzare una giornata dedicata al tema dell’eguaglianza per le donne nel più ampio spazio dei temi generali trattati dal Movimento.

lunedì 11 luglio 2016

Hai mai comprato una donna? di FATE le STREGHE

Immagine incorporata 1

Luogo politico e di confronto
per raccontare idee, progetti e realtà associative

Leggi qui FATE le STREGHE di luglio 2016

​IN QUESTO NUMERO

HAI MAI COMPRATO UNA DONNA?
In Italia ci sono nove milioni di clienti: circa un uomo su tre. La prostituzione non è poi così lontana da tutte e tutti noi. Se non ci fosse un uomo disposto a comprare, non ci sarebbero bambine e bambini, ragazze, donne, vendute nel sistema della prostituzione.

LA NOSTRA OPINIONE

ZONA Franca
a cura di Saveria Ottaviani

FACCIAMO RETE
Abbiamo incontrato Siusi Casaccia, Maria Ludovica Bottarelli Tranquilli Leali e Francesca Romana Cocchi del Coordinamento Italiano della European Women's Lobby - EWL
di Laura Grifi e Daniela Marcuccio

APPROFONDIMENTO
di Kajsa Ekis Ekman

IL FILM

lunedì 13 giugno 2016

#GenderQuestionTime

Riceviamo e pubblichiamo questa interessante iniziativa dell'associazione Donne in Quota



MILANO: CITTA’ DELLA PARITA’

Martedì 14 giugno ore 9.30 – 12.00
Sala Crociera Alta
Università degli Studi di Milano, Via Festa del Perdono 7

Interviste a:
Stefano Parisi e Beppe Sala



Conduce l’intervista:
Rita Querzè, Giornalista, Corriere della Sera – La27ora



Introduce:

Marilisa D’AMICO, Ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano

Intervengono:

Bianca BECCALLI, Ordinario di Sociologia, Università degli Studi di Milano

Donatella MARTINI, Presidente Associazione DonneInQuota

Angela RONCHINI, Presidente Associazione Articolo 51

Stefania LEONE, Ricercatrice in Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano

Benedetta VIMERCATI, Assegnista di ricerca in Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano

Giada RAGONE, Dottore di ricerca in Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano 

Cecilia SICCARDI, Dottoranda di ricerca in Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano


Conclude:

Lorenza VIOLINI, Ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano

allegata locandina






martedì 7 giugno 2016

Comunicato Stampa: La LEF-Italia elegge il nuovo Direttivo

Il giorno 27 maggio 2016 durante l'Assemblea Generale della Lef-Italia svoltasi a Roma, presso la sede dell'YWCA, via Cesare Balbo 4, si sono svolte le elezioni del nuovo Direttivo per il biennio 2016-2018, che risulta così composto:

Presidente: Maria Ludovica Bottarelli Tranquilli Leali

Consigliera
Ziva Fischer (ADEI-WIZO Donne Ebree),
Brigitte Sardo (APID), 
Oria Gargano (Cooperativa Be Free, esperta per l'Italia nel Osservatorio Europeo sulla violenza della EWL), 
Rossella Poce (FIDAPA/BPW Italy), 
Donatella Martini (Donne in Quota), 
Siusi Casaccia (Forum delle Giuriste), 
Lucia Doria (YWCA-UCDG)

Durante l'Assemblea Generale della EWL, svoltasi a Bruxelles nei giorni 5 e 5 giugno, u.s., la Presidente entrante Maria Ludovica Bottarelli Tranquilli Leali e la Consigliera Donatella Martini sono state elette Membro Effettivo e Membro Supplente per l'Italia nel Consiglio di Amministrazione della European Women's Lobby. 

Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne ringrazia l'Avvocata Siusi Casaccia e le Consigliere uscenti per la loro attività.

lunedì 18 aprile 2016

COMUNICATO STAMPA Milano, 14.04.2016 CambieRAI in peggio? La consultazione del MISE parte male – e non solo perché mancano le donne DonneinQuota chiede un tavolo sulle questioni di genere

Riceviamo dall'associazione Donne in Quota questo comunicato stampa:


La consultazione del MISE parte male, denuncia Donatella Martini, presidente di DonneinQuota, che segnala:“Il 12 aprile il Mise, nella persona del sottosegretario Giacomelli ha convocato a Roma una consultazione definita pubblica,  in vista del rinnovo della convenzione Stato- RAI già in scadenza a maggio e prorogata ad Ottobre.
160 persone,  in rappresentanza di 62 associazioni, 20 enti pubblici e istituzioni, 11 centri studi e think tank,   hanno lavorato suddivise in 16 tavoli tematici ma mancavano le associazione di donne che lavorano da anni contro il sessismo nei media e a favore della par condicio di genere, come anche Rete per la Parità e Aspettare stanca.”
“Chiediamo quindi – dichiara  la presidente di DonneinQuota- che, all’interno della consultazione, si apra un apposito tavolo con le associazioni delle donne e la partecipazione del Dipartimento Pari Opportunità, prima della diffusione dei risultati del think tank del 12 aprile, utilizzando come documento iniziale le proposte contenute nella lettera sopracitata, che alleghiamo al presente comunicato.”
 Aggiunge Donatella Martini “L’ esclusione nella fase di avvio della consultazione è una grave e ingiustificabileomissione, perché ha cancellato i risultati degli ultimi 6 anni di interlocuzione con i precedenti governi  su questi temi, che hanno portato all’inserimento nel Contratto di Servizio 2010-2012, tuttora vigente, di 13 emendamenti sull’immagine della donna e anche perché non si è ritenuto di utilizzare almeno in parte la bozza di Contratto 2013-2015, che pur aveva completato il suo iter fino all’ approvazione, alla cui stesura abbiamo collaborato e che riteniamo la più avanzata dal punto di genere della storia della Rai.
Sono stati consultati organismi individuati con criteri ignoti e attraverso un think tank in stile Leopolda, con modalità non trasparenti, e confusi  che sono state criticate anche da alcuni partecipanti. Non è stata fornita nessuna risposta alla nostra richiesta del 16 marzo,  più volte sollecitata e ribadita con la lettera inviata l’11 aprile scorso con le nostre proposte per una nuova Rai,  di poter partecipare - come in passato -  alla consultazione.
Viceversa studenti,  disabili, consumatori, minori, sportivi e tanti altri sono stati chiamati a rappresentare la società, anche attraverso più associazioni di settore per ogni categoria.
Se questa fosse la nuova Rai voluta dal Governo sarebbe un grave passo indietro, da collegare ad altre decisioni come quella della mancata nomina di una Ministra delle Pari Opportunità.
Un trend negativo, caratterizzato anche dall’insoddisfacente presenza delle donne nei mass media,  in contrasto con  i suggerimenti, basati anche su dati statistici nazionali e internazionali che dovrebbero portare l’Italia ad affrontare con determinazione le questioni legate alla condizione delle donne,  per ottenere vantaggi non solo per le donne ma anche per l’economia e per il futuro del Paese.”

Ufficio stampa  cell. 3356161043 info@donneinquota.org


mercoledì 23 marzo 2016

International Call



CSO-­‐NET   ECOSOC  civil  society  Network
NGO  CSW  New  York
 60°CSW-­‐New-­‐York  14  au  24  mars  2016


                                           


                          

                           The French Coordination for the  European Women's Lobby

                                                          INTERNATIONAL  CALL


                                        For  the  recognition  of  sexual  and  reproductive  rights
                                                        as  universal  and  inalienable  
                                          and  respect  for  the  physical  integrity  of  women


While  many  international  instruments  of  the  United  Nations,  such  as  CEDAW  in  1979  and  the  Beijing   Platform  in  1995  ,  provide  ambitious  and  effective  tools  to  make  for  the  delay  in  gender  equality  and   combatting   violence   against   women   ,   whereas   the   participation   of   women   and   youth   is   the   5th   priority  of  Ban  Ki  Moon,Secretary  General  of  the  UN)  second  term  ,  in  the  preamble  of  the  final   agreement   of   gender   equality   and   women's   empowerment   while   the   COP21   in   December   2015      ,   women's   rights   progressing   very   slowly   or   regressing   in   some   states   under   the   pressure   of   political   conservatism   and   religious   extremism   hostile   to   women's   rights.   It   is   now   recognized   that   the   issue   of   inequality   between   women   and   men   is   a   crucial   issue   in   all   States   and   is   a   major   challenge   for   sustainable  development  for  our  century.

   This   year,   the   60th   CSW   focuses   on   sustainable   development   and   women's   empowerment.   But   one   can't speak  of  these  without  addressing  the  issue  of  violence  against  them,  against  their  health,  their   physical  integrity  and  their  freedom  of  choice.  While  women's  rights  in  particular  include  the  right  to   education,  employment  and  decent  income,  women  can  become  economic  actors  in  their  own  right   only   if   they   are   able   to   choose   freely   to   control   their   fertility   and   choose   the   desired   number   of   children  and  when  to  have  them.  The  recognition  of  women's  right  to  control  their  fertility  including   recourse  to  abortion  is  essential  to  ensure  their  independence  and  dignity.    

   60   %   of   the   world␣␣   population   lives   in   countries   where   abortion   is   banned   or   severely   restricted.   Each   year   worldwide,   five   million   women   are   hospitalized   for   severe   complications   from   abortions   performed   under   unsafe   sanitary   conditions.   Every   nine   minutes   a   woman   dies   following   an   illegal   abortion.  This  represents  13  %  of  maternal  mortality  worldwide.  
  
70%   of   women   experience   violence   in   their   lifetime.   700   million   girls   worldwide   are   married   each   year   before   the   age   of   18,   often   against   their   will.   (WHO,   2014).   200   million   women   worldwide   are   victims   of   genital   mutilation.   Despite   the   medicalization   of   the   practice,   FGM   has   no   medical   justification,   and   affect   the   physical   integrity,   health   and   dignity   of   women.   FGM   has   serious   consequences   on   physical   and   mental   health   of   girls   and   women   (death,   hemorrhage,   urinary,   gynecological  problems,  infertility,  obstetric  complications,  stillborn  babies...).

   Accordingly,  as  legal  and  safe  abortion  is  not  accessible  to  all,  many  women  continue  to  be  exposed   to  the  risks  of  illegal  abortions,  risking  their  health  and  their  lives.   Despite   the   increasingly   sustained   attention   to   violence   against   women   and   girls   worldwide,   the   prevalence  of  violence  -­‐  gender,  sexual,  physical,  and  psychological,  within  the  couple,  female  genital   mutilation,   forced   marriage,   prostitution   -­‐   remains   high,   with   serious   consequences   on   physical   and   mental  health  of  victims.  This  is  intolerable.

   Because   we   believe   that   clandestine   abortions,   female   genital   mutilation   and   all   violence   against   women   are   incompatible   with   human   dignity,   physical   and   mental   integrity,   health   and   respect   for   fundamental  rights,

 Because  the  right  of  women  to  control  their  fertility  ,  including    abortion  ,  seen  as  essential  to  ensure   their   autonomy,   around   the   world   but   this   is   underestimated,   marginalized   or   even   excluded   from   the   matters   discussed   in   numerous   international   meetings,   under   of   cultural   ,   religious   and   geopolitical  pretexts,  and  that  without  this  recognition  there  can  be  no  sustainable  development  ,

We  call  for  all  women  to  freely  dispose  of  their  bodies  and  live  in  dignity,  with  respect  for   their  physical  integrity  and  without  violence  in  all  countries  of  the  world.   We   ask   that   all   women   have   access   to   family   planning   services,   contraception   and   information  about  sexuality,   We  ask  that  the  UN  recognize  as  universal  and  inalienable  sexual  and  reproductive  rights.   We  demand  the  decriminalization  of  abortion,  access  to  safe  abortion  and  the  abolition  of   female   genital   mutilation   in   all   countries   of   the   world   to   allow   women   to   fully   exercise   their  sexual  and  reproductive  rights,  immediately  and  unconditionally.
 
The French Coordination for the European Women's Lobby  with the support of the high Council  for  Gender  Equality  beetwen  women  and  men  (HCE),  the  Fondation  Jean  Jaures,  the   International  Alliance  of  Women,  Femmes  Solidaires,  Excision  Parlons-­‐en  !  and  the  European   Women's  Lobby.

 PLEASE SIGN THE CALL OF THE French Coordination for the European Women's Lobby  FOR  THE  RECOGNITION  OF  SEXUAL  AND  REPRODUCTIVE  RIGHTS  /  60th  CSW  /  March  14,  2016     


Organization  .......................................................Website.......................................................................

Contact email............................................................................................................................................


  La   CLEF   6   rue   de   la   Rochefoucauld   -­‐   75009   Paris   /   Tel   :   00   33(0)1   55   50   45   64   /   www.clef-­‐
femmes.fr  /  clef.femmes@gmail.com  /

lunedì 21 marzo 2016

Report Attività 2015

Partecipazione, nella persona di Siusi Casaccia, alla conferenza finale sul tema dell’accesso alla giustizia organizzata in ottobre 2015 dal Coe a Berna, Switzerland: “Towards guaranteeing equal access of women to justice”.

Partecipazione ai lavori Pechino +20. Un lavoro specifico sulle azioni da fare.

Contribuito alla ideazione e stesura del progetto WEStart (durata un anno), de EWL, sulla mappatura delle imprese sociali al femminile in dieci stati membri UE e partecipazione, nella persona di Maria Ludovica Bottarelli, allo Steering Committee del progetto stesso.

Partecipazione, nella persona di Siusi Casaccia, in novembre 2015, al convegno organizzato a Roma da Conf Cooperative, Commissione Donna, sull’impresa sociale, con illustrazione del progetto WeStart realizzato in sede EWL.

Partecipazione, nella persona di Maria Ludovica Bottarelli, nel marzo 2015, alla Tavola Rotonda su donne ed economia nell’Asia Centrale organizzata a Riga in occasione del Semestre europeo a guida Lettone.

Attività di lobbying svolta dal Coordinamento con l’invio di lettere al Ministro dell’Ambiente e al Dipartimento delle Pari Opportunità per l’introduzione della dimensione di genere nel Trattato sull’ambiente nell’ambito della CPO 21 di Parigi.

Attività di lobbying verso le Istituzioni italiane per promuovere l’adesione e la ratifica da parte della UE della Convenzione di Istanbul.

Contributo all’aggiornamento della pubblicazione Tickling the Clock de EWL con l’illustrazione delle misure intervenute a livello nazionale a seguito dell’approvazione del Job Act e relative al bonus bebè e ad altre misure sulla maternità in Italia.

Supporto dato alla campagna Room4Life del Coordinamento turco sulla distruzione delle città e della popolazione curda.

Supporto dato all’appello del Coordinamento francese per il riconoscimento dei diritti sessuali e riproduttivi come diritti universali ed inalienabili durante la CSW 60.

Supporto dato alla candidatura di Giusi Nicolini Sindaca di Lampedusa per il premio W. Havel per il Premio Internazionale su richiesta FIDAPA BPW Italy.

Diffusione periodica di inviti e notiziari EWL e delle Organizzazioni associate.


Prosecuzione, in qualità di partner, della collaborazione a due progetti in corso sul rafforzamento delle organizzazioni di base della società civile in Siberia (Russia) e sul rafforzamento politico ed economico delle organizzazioni femminili dell’Amazzonia (Brasile).

sabato 12 marzo 2016

15 mars 2016 Appel à Rassemblement devant le Conseil de L’Europe pour l’abolition de la GPA