lunedì 18 aprile 2016

COMUNICATO STAMPA Milano, 14.04.2016 CambieRAI in peggio? La consultazione del MISE parte male – e non solo perché mancano le donne DonneinQuota chiede un tavolo sulle questioni di genere

Riceviamo dall'associazione Donne in Quota questo comunicato stampa:


La consultazione del MISE parte male, denuncia Donatella Martini, presidente di DonneinQuota, che segnala:“Il 12 aprile il Mise, nella persona del sottosegretario Giacomelli ha convocato a Roma una consultazione definita pubblica,  in vista del rinnovo della convenzione Stato- RAI già in scadenza a maggio e prorogata ad Ottobre.
160 persone,  in rappresentanza di 62 associazioni, 20 enti pubblici e istituzioni, 11 centri studi e think tank,   hanno lavorato suddivise in 16 tavoli tematici ma mancavano le associazione di donne che lavorano da anni contro il sessismo nei media e a favore della par condicio di genere, come anche Rete per la Parità e Aspettare stanca.”
“Chiediamo quindi – dichiara  la presidente di DonneinQuota- che, all’interno della consultazione, si apra un apposito tavolo con le associazioni delle donne e la partecipazione del Dipartimento Pari Opportunità, prima della diffusione dei risultati del think tank del 12 aprile, utilizzando come documento iniziale le proposte contenute nella lettera sopracitata, che alleghiamo al presente comunicato.”
 Aggiunge Donatella Martini “L’ esclusione nella fase di avvio della consultazione è una grave e ingiustificabileomissione, perché ha cancellato i risultati degli ultimi 6 anni di interlocuzione con i precedenti governi  su questi temi, che hanno portato all’inserimento nel Contratto di Servizio 2010-2012, tuttora vigente, di 13 emendamenti sull’immagine della donna e anche perché non si è ritenuto di utilizzare almeno in parte la bozza di Contratto 2013-2015, che pur aveva completato il suo iter fino all’ approvazione, alla cui stesura abbiamo collaborato e che riteniamo la più avanzata dal punto di genere della storia della Rai.
Sono stati consultati organismi individuati con criteri ignoti e attraverso un think tank in stile Leopolda, con modalità non trasparenti, e confusi  che sono state criticate anche da alcuni partecipanti. Non è stata fornita nessuna risposta alla nostra richiesta del 16 marzo,  più volte sollecitata e ribadita con la lettera inviata l’11 aprile scorso con le nostre proposte per una nuova Rai,  di poter partecipare - come in passato -  alla consultazione.
Viceversa studenti,  disabili, consumatori, minori, sportivi e tanti altri sono stati chiamati a rappresentare la società, anche attraverso più associazioni di settore per ogni categoria.
Se questa fosse la nuova Rai voluta dal Governo sarebbe un grave passo indietro, da collegare ad altre decisioni come quella della mancata nomina di una Ministra delle Pari Opportunità.
Un trend negativo, caratterizzato anche dall’insoddisfacente presenza delle donne nei mass media,  in contrasto con  i suggerimenti, basati anche su dati statistici nazionali e internazionali che dovrebbero portare l’Italia ad affrontare con determinazione le questioni legate alla condizione delle donne,  per ottenere vantaggi non solo per le donne ma anche per l’economia e per il futuro del Paese.”

Ufficio stampa  cell. 3356161043 info@donneinquota.org