venerdì 20 giugno 2014

Comunicato su riforma Senato



Sono in corso incontri tra i gruppi parlamentari, il Governo e le forze politiche sulla riforma del Senato, che, secondo notizie giornalistiche, dovrebbe esser composto di 100 membri, di cui 71 eletti dalle Regioni, 21 Sindaci e 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Si propone di assicurare una presenza degli eletti dalle Regioni bilanciata in base al numero degli abitanti e ci si preoccupa di garantire un rapporto tra maggioranza e opposizione non dissimile da quello uscito dai risultati elettorali. Nulla viene detto sulla parità di genere.
            L'Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria, che raccoglie oltre 50 tra Associazioni, Gruppi e Reti femminili e si prefigge l'equilibrio di genere nelle istituzioni e nei luoghi di decisione, chiede alle forze interessate e ai parlamentari come intendano garantire nella futura assemblea unarappresentanza paritaria di uomini e donne.
            Sarebbe assurdo che nel momento in cui si mette mano alla riforma dell'ordinamento dello Stato, venissero violate le norme degli articoli 3 e 51 della Costituzione e non si tenesse conto del ruolo che le donne svolgono oggi in campo economico, sociale e culturale.      
             In merito alle competenze del nuovo Senato, l'Accordo propone che vi venga inclusa la valutazione sull'impatto di genere della legislazione.
           
Per l'ACCORDO
Daniela Carlà e Marisa Rodano


NOI RETE DONNE                                                                                                 
AFFI   - ASSOCIAZIONE FEDERATA FEMMINISTA INTERNAZIONALE                                                                                                              
SE NON ORA QUANDO
ABACO
AGI ( Ass. Giuriste Italiane – sez. romana)
AIDOS                                                                                                                 
ANDE
ASPETTARESTANCA                                                                                                                          ASSOCIAZIONE ALMA CAPPIELLO
ASSOCIAZIONE BLOOMSBURY                                                          
ASSOCIAZIONE DONNE BANCA D’ITALIA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE VOLONTARIE TELEFONO ROSA
ASSOLEI
CENTRO ITALIANO FEMMINILE
COMMISSIONE DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ  ASS.NE STAMPA ROMANA
CONSIGLIERA NAZIONALE PARITA’
CONSULTA DONNE DI COLLEFERRO
COORDINAMENTO ITALIANO LOBBY EUROPEA DELLE DONNE
COORDINAMENTO NAZIONALE DONNE ANPI    
CORRENTE ROSA
CRASFORM Onlus
DOLS DONNE ONLINE
DONNE CHE SI SONO STESE SUI LIBRI E NON SUI LETTI DEI POTENTI
DONNE E INFORMAZIONE
DONNE IN QUOTA
DONNE IN RETE PER LA RIVOLUZIONE GENTILE
DONNE PER MILANO
DONNE ULTRAVIOLETTE
FIDAPA
FONDAZIONE ADKINS CHITI – Donne in musica
FONDAZIONE NILDE IOTTI
GIO (Osservatorio studi di genere, parità e pari opportunità)
GIULIA  (Giornaliste Unite Libere Autonome)
IL CORPO DELLE DONNE
IL PAESE DELLE DONNE
INGENERE
LABORATORIO POLITICO
LA META’ DI TUTTO
LE NOSTRE FIGLIE NON SONO IN VENDITA
LIBERA DONNA
LIBERE TUTTE - Firenze
LUCY E LE ALTRE
MOUDE (Movimento Lavoratrici dello spettacolo)                                                                                         
MOVIMENTO ITALIANO DONNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA
NESSUNINDIETRO
NOID TELECOM      
NOI DONNE
NOIDONNE 2005
PARIMERITO                                                                                                            
PARI O DISPARE
PROFESSIONAL WOMEN’S ASSOCIATION
RETE ARMIDA
RETE PER LA PARITA’
SOLIDEA
TAVOLA DELLE DONNE sulla violenza e sicurezza città di Bologna
TUTTEPERITALIA
UDI – UNIONE DONNE in ITALIA
USCIAMO DAL SILENZIO                                                                                         
WOMEN IN THE CITY

lunedì 16 giugno 2014

Report attività LEF 2015

Nessuna donna nasce puttana



intervista a Sonia Sànchez, attivista ed ex prostituta, dal periodico online El Confidencial

COMUNICATO ELEGGERE DUE DONNE ALLA CORTE COSTITUZIONALE

L'ACCORDO di AZIONE COMUNE per la DEMOCRAZIA PARITARIA che raccoglie più di cinquanta associazioni, gruppi e reti femminili e che ha per scopo la promozione della parità di genere nelle Istituzioni, rivolge un pressante appello agli onorevoli Presidenti della Camera dei Deputati  e del Senato della Repubblica, nonché ai Presidenti dei gruppi parlamentari dei due rami del Parlamento per la elezione di due donne alla Corte Costituzionale.
       Nei prossimi giorni, anche se non è ancora nota la data di convocazione delle Camere in Seduta Comune, si dovrà procedere nuovamente – dopo la “fumata nera” del 12 giugno u.s. - alla elezione di due giudici della Corte Costituzionale.
             Attualmente fa parte della Corte una sola donna. L'Accordo sollecita perciò vivamente il Parlamento a scegliere per i posti vacanti due donne allo scopo di iniziare un riequilibrio della composizione di genere della Corte. Non sarebbe scelta difficile tenuto conto che vi sono moltissime donne, che hanno tutti i requisiti professionali, culturali e morali per poter esercitare autorevolmente la funzione di giudice costituzionale.
     Una tale scelta oltretutto verrebbe incontro alla richiesta di rinnovamento dei ceti dirigenti che è così forte nel paese.


L'ACCORDO di AZIONE COMUNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA

giovedì 12 giugno 2014

Stop Targeting Hungarian NGOs! / Basta prendere di mira le ONG ungheresi !



Statement:

Stop Targeting Hungarian NGOs!

Since its re-election, the Hungarian government launched a campaign attacking the

credibility of Hungarian NGOs and are striving to gain controlling power over their funding

distributed independently from the government. We believe that a dynamic and independent

civil society plays a fundamental role in a democratic society, as it is one of the key checks

and balances to governing power. As demonstrated by Putins Russia, the harassment of the

civil sector could easily lead to the criminalization of NGOs and could effectively hinder

their work. We stand in solidarity with the Hungarian NGOs and call on the Hungarian and

all other governments to refrain from harassing civil society!

lunedì 9 giugno 2014

Manifesto Elezioni Europee 2014


Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne e la Lobby Europea delle Donne considerano sempre valide le raccomandazioni contenute nel Manifesto approntato per le recenti Elezioni Europee e sottoscritto da autorevoli Membri della Commissione ed Eurodeputati uscenti.
Ci auguriamo che tali raccomandazioni siano prese in considerazione ed attuate anche dagli attuali e dai futuri membri delle Istituzioni europee.
Riportiamo a seguito il Manifesto tradotto in italiano.