giovedì 24 aprile 2014

Prevenire e Combattere la Violenza sulle Donne. Percorsi a confronto


Convegno organizzato e promosso da ADEI WIZO Associazione Donne Ebree d'Italia APS in collaborazione con: Blog La 27ora del Corriere della Sera e SVS Donna Aiuta Donna Onlus.

Mercoledì 7 maggio 2014, ore 14.30-19.00
CASA DEI DIRITTI, Sala piano terra - Via De Amicis 10, Milano

lunedì 14 aprile 2014

mercoledì 9 aprile 2014

Salute materna minacciata dagli ultra-conservatori, allarmati Parlamentari europei e ONG




comunicato stampa
10 aprile 2014
Per diffusione immediata

Contact: Irene Donadio 0032 491719390

Salute materna minacciata dagli ultra-conservatori, allarmati Parlamentari europei e ONG
I deputati europei e le organizzazioni della società civile sono chiamati oggi ad opporsi alla campagna “Uno di Noi”, promossa attraverso l ‘Iniziativa dei Cittadini Europei*, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la salute materna nei Paesi in via di sviluppo. La campagna, condotta dagli ultra – conservatori e dai movimenti che si oppongono al diritto delle donne di decidere del proprio corpo, è oggetto Giovedi, 10 Aprile di un'audizione pubblica al Parlamento Europeo. Entro il 28 maggio, la Commissione Europea dovra’ comunicare formalmente le sue osservazioni in merito.
L’iniziativa "Uno di Noi"  mira a vietare i finanziamenti dell'UE a favore di tutte le attività che potrebbero comportare la distruzione di embrioni umani. Il divieto includerebbe i finanziamento verso la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane e a favore di tutte le organizzazioni che forniscono i servizi relativi alla salute materna, incluso l’aborto sicuro e/o i servizi correlati,  nei Paesi in via di sviluppo, dove quasi 800 donne ogni giorno muoiono durante la gravidanza e il parto. Questa iniziativa rischia seriamente di ostacolare la lotta per ridurre questi decessi. "Si tratta di un'iniziativa pericolosa e regressiva che sopprime l’essenziale supporto dell'Unione Europea all'assistenza sanitaria materna , l'assistenza pre-natale e ai servizi di pianificazione familiare volontaria in alcuni dei Paesi più poveri del mondo", ha detto Neil Datta, Direttore dell’ European Parliamentary Forum.
"I diritti delle donne sono diritti umani", ha detto Sirpa Pietikäinen, deputato finlandese del Parlamento Europeo nel Gruppo del centro-destra PPE . “L’universalità di questi diritti non dà la possibilità di scegliere se applicarli o meno. Il diritto delle donne di decidere sul proprio corpo è fondamentale e non può essere negato dalla religione o da qualsiasi altro motivo”.
La campagna “Uno di Noi"  è totalmente in contrasto con le politiche di sviluppo dell'Unione Europea, e i suoi impegni internazionali nel quadro del raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. La società civile confida che, respingendo tale iniziativa, la Commissione Europea riaffermerà con forza l'impegno dell'UE a sostenere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi e a svolgere un ruolo di leadership per la riduzione della mortalità materna a livello mondiale.
"Gli organizzatori di questa iniziativa, condotta dalle forze ultra-conservatrici, stanno cercando di imporre le proprie convinzioni a tutti i costi, non importa se la vita delle donne sarà messa in immediato e significativo pericolo. Questa non è una posizione per la Vita ma una minaccia aperta contro i diritti delle donne e contro il diritto fondamentale di tutti di vivere con dignità ", ha affermato Viviane Teitelbaum, presidente della European Women’s Lobby.
L’iniziativa “Uno di Noi”  e’ solo l’ultima di una serie di recenti attacchi verso la parità di genere e la salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne in Europa e nel mondo. Gli ultra-conservatori - alcuni dei quali deputati del Parlamento Europeo - stanno cercando di indebolire la forte presa di posizione dell'Unione Europea a favore delle donne dei paesi più poveri del mondo.
Noi tutti valorizziamo la vita in tutte le sue forme, e cerchiamo di creare un ambiente in cui le madri ei loro figli possano crescere"  ha affermato Vicky Claeys, Direttrice dell’Associazione Europea International Planned Parenthood Federation . "Questa campagna, in caso di successo, comporterebbe la riduzione dell’assistenza medica nell’ambito della salute materna e avrebbe come risultato immediato l’aumento del numero dei decessi dausati da complicazioni durante il parto, la gravidanza e per aborti non sicuri nei Paesi in via di sviluppo. “Uno di Noi” aumenterebbe immensamente la sofferenza nel mondo, ha aggiunto la Direttrice Claeys.
Nicole Kiil-Nielsen deputato francese del Parlamento europeo per il gruppo dei Verdi ha dichiarato: "L'Ue - che ha sempre svolto un ruolo di primo piano su questo tema - deve continuare a promuovere la tutela della salute materna e riproduttiva attraverso il suo aiuto allo sviluppo."
-FINE-

Note dell’editore
L’Iniziativa dei cittadini europei (ECI) è   e’ una procedura, prevista dal Trattato di Lisbona nel 2010 , attraverso la quale i cittadini europei possono promuovere una petizione dinanzi la Commissione Europea. Un'iniziativa dei cittadini deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei provenienti da almeno 7 dei 28 Stati membri.
 L’iniziativa Uno di Noi richiede quanto segue:
-     la protezione giuridica della dignità, il diritto alla vita e dell'integrità di ogni essere umano dal concepimento nei settori di competenza dell'UE in cui tale protezione è di particolare importanza.
-       Il divieto e il termine del finanziamento delle attività che implicano la distruzione di embrioni umani, in particolare nei settori della ricerca, dello sviluppo e della salute pubblica; incluso il divieto di finanziamento per il servizio dell'aborto, direttamente o indirettamente, attraverso il finanziamento di organizzazioni che incoraggiano o promuovono l'aborto
-       Ogni anno, l’ UE finanzia per circa 120 milioni di dollari aiuti per lo sviluppo per la protezione della salute materna e riproduttiva. L’iniziativa si riferisce proprio a questi fondi.
-     La posizione dell'UE è chiara - i fondi per lo sviluppo della protezione della salute materna  finanziano i servizi di aborto sicuro solo  nei Paesi in cui l'aborto è legale. Questa posizione è stata ribadita dal commissario per lo Sviluppo Piebalgs in numerose occasioni,  in linea con le finalità e gli obiettivi della Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo (CIPS), con la "Muskoka Initiative" sul miglioramento della salute materna, neonatale e infantile e e con altre iniziative internazionali.