martedì 13 dicembre 2016

Incontro dell'Osservatorio EWL contro la violenza sulle donne (13-15/11/2016)

Dal 13 al 15 novembre 2016 si è tenuta a Bruxelles la riunione annuale dell’Osservatorio contro la violenza sulle donne della European Women's Lobby. Il meeting ha visto la partecipazione di 27 componenti la cui nomina è stata completata nel mese di settembre 2016, in base alle designazione dei coordinamenti nazionali e delle organizzazioni internazionali componenti EWL. In apertura Irene Rosales ha ripercorsa la storia dell’Osservatorio, che festeggerà nel 2017 i 20 anni dalla sua istituzione e che ha visto nel corso del 2016 il rinnovo del regolamento organizzativo e di buona parte delle sue componenti.

Nella prima giornata si è affrontato il programma di lavoro e si è riesaminata l’area di intervento delle azioni dell’Osservatorio, variamente incidenti nel procedimento legislativo della UE a seconda del carattere esclusivo o concorrente della competenze ripartite tra UE e Stati membri.
Sono state ricordate le varie tematiche su cui si è svolta e si svolge l’azione EWL e dell’Osservatorio,tra cui prostituzione, tratta e pornografia, sessismo nei media, violenza sessuale e domestica, sul luogo di lavoro, violenza sulle donne nei conflitti, cyberviolenza e violenza basata sulla cd. tradizione.
Pierrette Pape ha ricordato il lavoro di raccolta dati, tramite questionari,  sull’educazione sessuale funzionale al progetto di arrivare ad una proposta EWL complessiva ed inclusiva dei valori del femminismo per un nuovo quadro educativo.
Si è ripercorso il piano di lavoro 2016-17 con riguardo al processo di approvazione della Convenzione di Istanbul da parte dell’Unione Europea cui i singoli coordinamenti possono contribuire con azioni mirate sui rappresentanti nazionali.
Nella seconda giornata si è svolto un meeting in collaborazione con un’ampia rappresentanza di WIDE sulle azioni di sostegno per i diritti delle donne migranti e rifugiate.
Sono state ascoltate testimonianze sulle difficoltà di accesso ai servizi anche elementari, sulla esposizione a violenza diffusa ed istituzionale, sulla necessità di coinvolgimento e partecipazione al processo di accoglienza e sulla più generale e basilare esigenza che la problematica venga affrontata come attinente i diritti umani piuttosto che alla materia della sicurezza.
Il lavoro si è sviluppato in gruppi su temi specifici diretti ad individuare interventi e modalità adeguate per  incidere sulla realtà di disagio e privazione che costituisce l’esperienza delle donne nelle varie situazioni, dall’abnorme esposizione a violenze nei centri di accoglienza, all’accesso al  procedimento per la richiesta di asilo, dalle modalità di collaborazione tra associazioni e istituzioni, all’accesso al sistema giudiziario per la tutela delle donne che subiscono violenza.

La mattina del 15 si è svolto un forum sulla violenza contro donne e ragazze rifugiate che ha visto nella prima parte i contributi di Lopa Banerjee per UN Women, Salome Mbugua per ENMW e Selma Acuner per Women’sCoalition in Turkey, e poi lo sviluppo del lavoro in gruppi ed un successivo scambio con alcune referenti istituzionali UE: Revault d’Allonnes-Bonnefoy, MEP, Monika Ladmanova, Commissioner Jurova's Cabniet e Valeria Setti, DG Home Affairs/Legal migration and integration che, tutte, hanno portato il loro contributo per lo sviluppo di una politica maggiormente favorevole al riconoscimento ed attuazione dei diritti negati ed al perseguimento di efficaci azioni di contrasto contro la violenza.

Contributo dell' Avv. Siusi Casaccia, membro del Consiglio Direttivo del Forum delle Donne Giuriste ed esperta per LEF Italia presso l'Osservatorio EWL contro violenza sulle donne.