domenica 30 novembre 2025

16 giorni di attivismo - 30 novembre: Cyberstalking (Articolo 6 della Direttiva UE)



Per le donne nella vita pubblica (attiviste, giornaliste, politiche, ecc.) il cyberstalking è costante. 

Ricevono minacce, profili falsi, messaggi come “so dove vivi” e molestie coordinate. Alcune lasciano la politica; altre restano in silenzio perché le loro denunce non ottengono risposta.

Il cyberstalking distrugge più della privacy: erode la democrazia, allontanando le donne dagli spazi pubblici.

La Direttiva UE (Articolo 6) definisce e criminalizza il cyberstalking, garantendo ordini di protezione transfrontalieri e un riconoscimento uniforme in tutti gli Stati membri. Ma la protezione deve raggiungere le sopravvissute ora, non dopo anni di paura.

👉 1 donna su 4 che ha subito cyberstalking ha anche subito un’aggressione fisica (EU FRA, 2023).
👉 Molte unità di polizia nell’UE non hanno una formazione adeguata per indagare o riconoscere lo stalking digitale.

Chiediamo:

  • Formazione obbligatoria per le forze dell’ordine sul cyberstalking.

  • Ordini di protezione per le sopravvissute che si estendano anche agli spazi digitali.

La privacy è sicurezza.

#16Days #NoExcuse #ACTtoEndViolence

sabato 29 novembre 2025

21-23 Novembre: Riunione EWL a Budapest con la partecipazione di LEF Italia

LEF Italia ha partecipato per tutto il weekend, dal 21 al 23 novembre, al Board Meeting e alla Conferenza dei Gruppi Strategici dell’European Women’s Lobby (EWL) a Budapest. Delegazioni di oltre 40 organizzazioni europee per i diritti delle donne, tutte membri della EWL, si sono riunite per lavorare agli obiettivi strategici del prossimo EWL Strategic Framework 2027–2031.

Momenti come questo sottolineano la volontà e l'impegno costante di LEF Italia nella partecipazione alle politiche europee e quindi alla creazione di un'Europa sempre più a misura di donna.






16 giorni di attivismo - 29 novembre: Deepfake (Articolo 5, parte 2 della Direttiva UE: “Manipolazione non consensuale di immagini”)


 

I deepfake privano le donne del controllo sul proprio corpo.

L’Articolo 5 della Direttiva UE riconosce questo abuso, ma il suo ambito di applicazione esclude ancora molti strumenti di “nudificazione”, che permettono agli utenti di generare immagini di nudo false di persone reali semplicemente caricando una foto.

Questa pratica è una violazione del consenso, una minaccia alla dignità personale e un nuovo fronte della violenza di genere.

👉 Secondo Sensity AI, circa il 90–95% dei deepfake online è pornografico (non consensuale) e circa il 90% di essi raffigura donne.

Dobbiamo chiedere normative più forti e un maggiore supporto per chi subisce questi abusi. CONDIVIDI QUESTO POST per diffondere consapevolezza.

Insieme, rendiamo internet un luogo sicuro per donne e ragazze!

#16Days #NoExcuse #ACTtoEndViolence

venerdì 28 novembre 2025

16 giorni di attivismo - 28 Novbembre: il Revenge Porn


Condividere senza consenso è violenza.

Una personalità britannica della reality TV pensava che un momento privato fosse al sicuro. Ma poi il suo ex-partner ha caricato un video sessuale di lei su OnlyFans senza consenso, per profitto e umiliazione. È stato successivamente condannato per voyeurismo e per aver divulgato immagini sessuali private con l’intento di causare angoscia.

Lei è sopravvissuta, ma la maggior parte delle vittime non viene creduta né protetta. Dimostrare “l’intento” è spesso un ostacolo legale impossibile. In tutta Europa, casi come il suo stanno aumentando rapidamente: l’helpline britannica sul revenge porn riporta un incremento del 106% degli incidenti in un solo anno.

👉 Le vittime spesso affrontano un trauma secondario quando la polizia o i tribunali minimizzano i loro casi.

👉 1 donna su 10 nell’UE ha subito abusi sessuali basati su immagini (EIGE, 2023)

La condivisione di immagini intime senza consenso è una forma di violenza sessuale, ma in tutta Europa la protezione legale rimane disomogenea e frammentata.

La Direttiva UE riconosce gli abusi sessuali basati su immagini come reato in tutta Europa. Armonizza le definizioni, chiude le lacune e dice alle sopravvissute: non siete sole.

Insieme possiamo lavorare per un ambiente online più sicuro per tutti.

#16Days #NoExcuse #ACTtoEndViolence

giovedì 27 novembre 2025

16 giorni di attivismo - 27 Novembre: Direttiva UE sulla lotta contro la violenza contro le donne e la violenza domestica

 


Conoscere i propri diritti è il primo passo verso la sicurezza.

La Direttiva UE sulla lotta contro la violenza contro le donne è stato un risultato storico: la prima legge dell’UE che definisce e riconosce quattro forme di violenza online come reato:

  • Condivisione non consensuale di materiale intimo o manipolato

  • Cyberstalking

  • Cyber-molestie (incluso il cyber-flashing)

  • Istigazione online all’odio o alla violenza

Perché è importante?

Perché dare un nome alla violenza è il primo passo per porvi fine. Ciò che era invisibile ora ha un nome, una legge e un percorso verso la giustizia. Eppure le leggi sono forti solo quanto la loro applicazione.

👉 Molti Stati membri non dispongono ancora dell’infrastruttura, della formazione e delle risorse necessarie per applicarla.
👉 I casi di abuso online continuano a essere sottodenunciati e raramente perseguiti.

Ora ogni Stato membro deve agire, garantendo quadri normativi nazionali, supporto alle sopravvissute e cooperazione transfrontaliera.

Facciamo accadere il cambiamento, perché donne e ragazze ovunque meritano una vita libera dalla violenza.

#16Days #NoExcuse #ACTtoEndViolence

martedì 25 novembre 2025

16 giorni di attivismo - 26 Novembre: Convenzione di Istanbul



La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul) rimane il punto di riferimento per prevenire e combattere la violenza contro le donne, compresa la violenza online.

👉 Eppure molti Stati membri dell’UE non l’hanno ancora ratificata.
👉 Ancora peggio, assistiamo a un contraccolpo nei suoi confronti. Il 30 ottobre 2025, il parlamento della Lettonia ha votato 56–32 per ritirarsi dalla Convenzione, quasi due anni dopo la ratifica.
👉 Le organizzazioni della società civile sostengono che questa decisione indebolisca la protezione per donne e ragazze e invii un segnale pericoloso in tutta Europa.

Chiediamo:

  • La ratifica universale della Convenzione di Istanbul da parte di tutti gli Stati membri dell’UE.

  • Una piena attuazione che includa la violenza di genere digitale nei quadri di monitoraggio e rendicontazione.

  • Meccanismi di applicazione solidi affinché i trattati significhino protezione, non solo promesse.

#16Days #NoExcuse #ACTtoEndViolence

16 giorni di attivismo - 25 novembre: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne



Ciò che inizia come abuso digitale spesso si trasforma in un pericolo reale, riducendo le donne al silenzio ed estromettendole dagli spazi pubblici, sia fisici che virtuali.

Le piattaforme online sono diventate un’estensione delle strade, dei luoghi di lavoro e delle case in cui la violenza di genere è già presente, e tuttavia le leggi e le tutele restano frammentate attraverso i confini.

Oggi segna la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e l’inizio dei 16 Giorni di Attivismo contro la violenza di genere.

Quest’anno, il Lobby Europeo delle Donne si unisce al movimento globale per affermare chiaramente:
La violenza contro le donne in tutte le sue forme deve finire, offline e online.

👉 1 donna su 3 nell’UE ha subito violenza fisica o sessuale (Eurostat, 2024)
👉 1 giovane donna su 2 in Europa è stata vittima di abusi online (EIGE, 2023)

Chiediamo a tutti di:

  • Contrastare la violenza ovunque avvenga: nelle nostre case, nei luoghi di lavoro e negli spazi online;
  • Sostenere una rapida trasposizione della Direttiva UE sulla lotta alla violenza contro le donne, che riconosce la violenza informatica come reato;
  • Chiedere conto alle piattaforme e ai responsabili politici affinché creino ambienti digitali più sicuri e inclusivi.

Perché quando le donne sono sicure online, la democrazia è più forte offline.
Insieme, possiamo porre fine alla violenza sulle donne una volta per tutte.

#16Days #NoExcuse #ACTtoEndViolence #EndVAW