Eccovi l'ottavo:
“Alcune donne affermano di avere il diritto di prostituirsi”
Alcune persone accettano anche di lavorare per meno del salario minimo garantito; alcuni accettano addirittura di vendere un organo. In entrambi i casi, la nostra società ha deciso di proteggere i più vulnerabili e garantire una vita decente per tutti; in questi casi, la legge condanna quindi il datore di lavoro che paga il lavoratore meno del salario minimo o la persona che acquista l’organo. Allo stesso modo, la legge dovrebbe criminalizzare l’acquirente di sesso, non la persona che si prostituisce. Alcune persone possono dire che scelgono di prostituirsi; ma una società democratica non si costruisce sulla base di rivendicazioni individuali che non rispecchino la situazione della stragrande maggioranza. Sono in gioco il futuro che stiamo creando, la società in cui vogliamo vivere. Al giorno d’oggi dovremmo essere molto più preoccupati del diritto di uomini e donne di non entrare nel mondo della prostituzione.