[Bruxelles, 09 Dicembre 2011] Il 01 dicembre i ministri per l’Occupazione e gli affari sociali hanno adottato l'ennesima serie di raccomandazioni sulla conciliazione tra lavoro e vita familiare. Sapranno finalmente queste raccomandazioni portare ad azioni concrete ed il progressivo raggiungimento dell'uguaglianza tra i due sessi?
Le conclusioni del Consiglio su “ la conciliazione tra lavoro e vita familiare come presupposto per la partecipazione paritaria al mercato del lavoro” è un appello agli Stati membri dell’UE a:
- intensificare le misure per raggiungere gli obiettivi di assistenza all'infanzia di Barcellona
- incoraggiare gli uomini a condividere le responsabilità familiari e domestiche con le donne
- accelerare i progressi nel fornire assistenza formale di qualità per familiari a carico
- incoraggiare i datori di lavoro ad adottare misure per famiglie
- prendere in considerazione gli aspetti della parità di genere nella pianificazione delle disposizioni del congedo parentale
- combattere gli stereotipi di genere legati al lavoro e alla vita familiare.
Il Consiglio invita sia gli Stati membri che la Commissione a garantire che i finanziamenti dell'Unione europea, in particolare i Fondi strutturali, siano utilizzati per questi scopi.
Gli Stati membri dell'UE hanno discusso intensamente sulla conciliazione tra lavoro e vita familiare negli ultimi 12 mesi, la questione è stata tra le priorità sia del presidente dell’UE ungherese che di quello polacco. Nel giugno 2011, il Consiglio ha adottato conclusioni affrontando la riconciliazione nel contesto del cambiamento demografico.
La EWL attende che gli Stati membri e la Commissione rendano operative le conclusioni per dare un segnale chiaro di progressione nel prossimo anno. Politiche di conciliazione che hanno maggiore uguaglianza di genere come loro esito richiedono interventi, non solo parole. L’avanzamento verso l’adozione della direttiva sulla maternità sarebbe il primo passo verso questo obiettivo.
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