giovedì 23 novembre 2023

Quali sono le politiche europee per le donne? L’attività della European Women’s Lobby

 Lunedì 13 novembre 2023, presso l’Ufficio di Roma di Collegamento in Italia del Parlamento Europeo, si è svolto l’incontro del Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne (Lef-Italia).

             
Sala delle Bandiere, Ufficio di Roma di Collegamento in Italia del Parlamento Europeo

L’evento informativo rappresenta il primo di una serie di incontri che la Lef-Italia vuole organizzare allo scopo di far conoscere la sua attività, non a tutti visibile ma costante.

Molti sono stati gli interventi che si sono susseguiti nel pomeriggio. Tutti hanno sottolineato l’importanza delle politiche per le donne in Europa ed in Italia e la necessità di tradurle in Direttive in modo da divenire vincolanti per tutti gli Stati membri dell’UE. Sono stati toccati argomenti come la parità di genere, le politiche di tutela delle donne, l’economia di cura, la violenza di genere, il lavoro, l’importanza di un linguaggio adeguato, la presenza di una società ancora molto patriarcale e maschilista.

Il pomeriggio ha preso avvio con la presentazione della Presidente Rossella Poce che ha ricordato alla platea le finalità della European Women’s Lobby e della Lef-Italia.

Rossella Poce, Presidente Lef-Italia

La parola è passata alle Europarlamentari On. Covassi, ha messo in evidenza come le parlamentari europee siano sempre state attente all’implementazione del mainstreaming di genere declinato in vari ambiti come salute, lavoro e occupazione, pay gap, intelligenza artificiale, lavoro di cura condiviso, mentre l’’on. Peppucci, impossibilitata ad intervenire, ha inviato un messaggio di vicinanza ai temi affrontati.

Maurizio Mosca, vista la sua lunga esperienza all’ Istituto Europeo di Genere (EIGE), ha messo il punto sulla discriminazione orizzontale che le donne italiane incontrano ancora nel mercato del lavoro. e della necessità che il riconoscimento formale dei diritti debba finalmente essere agito.

     

        Maurizio Mosca, esperto parità di genere                             On. Covassi, Europarlamentare Grupo S&D

Oria Gargano ha approfondito il fenomeno dilagante ed endemico della violenza sulle donne, della necessità di sviluppare l’advocacy anche politicamente, dell’azione costante del laboratorio permanente di Be Free per combattere la colpevolizzazione delle donne.

Oria Gargano, Presidente Cooperativa Sociale BeFree, 
Membro del Direttivo Lef-Italia

La parola è passata a Maria Ludovica Bottarelli che si è soffermata sull’importanza delle azioni della EWL nel tempo e della capacità di tradurre in linguaggio politico le istanze delle donne dando vita ad una politica di genere che reso la EWL stessa uno fra gli interlocutori più credibili delle Istituzioni europeo in materia di pari opportunità.

Titti Carrano ha parlato della bozza di direttiva sulla violenza domestica e sulla violenza agita sulle donne, del suo difficile iter di approvazione, del suo obiettivo di fissare norme minime valide per tutti, lasciando agli Stati membri la flessibilità di regolare la materia secondo proprie specificità. Un’attenzione particolare è stata rivolta al reato di stupro, tolto dalla Francia dalla bozza di direttiva della Commissione europea.


                      
Titti Carrano, Avvocata D.i.Re per l’Italia                                                   M. Ludovica Bottarelli, Segretaria Generale Lef-Italia
 nell’Osservatorio EWL

Ziva Fischer ha spiegato l’importanza di far parte del Coordinamento soffermandosi poi sull’attività dell’ADEI WIZO e terminando con l’augurio che le donne siano capaci di ripristinare la pace in Medio Oriente.

Ziva Fischer, Responsabile per gli enti esterni della ADEI-WIZO, 
Membro del Direttivo Lef-Italia

È intervenuta al convegno Mary Collins, Segretaria Generale EWL, mettendo l’accento sui punti principali delle politiche europee in materia sociale, come la direttiva sulla trasparenza salariale e la direttiva sulle quote nelle compagnie quotate in borsa che possono contribuire all’eliminazione del divario salariale e di conseguenza di quello pensionistico, ancora molto alti nell’UE.