venerdì 29 maggio 2020

Le donne non devono pagare il prezzo del COVID-19 !

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                     Le donne non devono pagare il prezzo del COVID-19 !

    Mettere la parità tra donne e uomini al centro della risposta al COVID-19 in tutta


                                                                   Europa1

Nel contesto globale della pandemia COVID-19, la Lobby Europea delle Donne (EWL), la più grande organizzazione ombrello della società civile femminile in Europa che rappresenta più di 2.000 associazioni femminili, riferisce sulla terribile situazione di donne e di ragazze che in questo momento, affrontano rischi sempre più gravi di violenza maschile, povertà e minacce alla loro indipendenza economica. Nonostante ciò e nel cuore di questa crisi, donne e organizzazioni femminili sono in prima linea nella erogazione di servizi essenziali. La EWL prova meraviglia, ammirazione e gratitudine per i livelli di impegno della comunità e di solidarietà collettiva, giacché le donne costituiscono la maggioranza degli operatori sanitari, assistenziali e sociali.
Questa crisi ci ricorda che la cura è la spina dorsale della nostra società. Dopo anni di austerità e di tagli alle infrastrutture sociali e sanitarie, questa crisi è un doloroso campanello d'allarme; la nostra società e la nostra economia si sono orientate nella direzione sbagliata ed è giunto il momento di ripensare le nostre priorità sociali, economiche e politiche. I piani per la riprogettazione e il rinnovamento dei nostri sistemi nel dopo COVID-19 devono fondarsi su valori condivisi di solidarietà e di cura.
La EWL , attraverso questo briefing politico, chiede il riconoscimento del contributo sottovalutato, e spesso invisibile, delle donne, e chiede che l'UE e le risposte nazionali a questa crisi sanitaria non le trascurino. In linea con la Strategia Quinquennale della Commissione Europea per la Parità di Genere, questo documento ribadisce l'urgente necessità di garantire che l'integrazione della dimensione di genere sia al centro di tutte le risposte nazionali e propone una serie di raccomandazioni sia per l’immediato che per il medio e lungo termine alla Commissione Europea e agli Stati membri dell'UE. Queste raccomandazioni si fondano sulla necessità di sostenere i principi democratici, di lottare contro la violenza maschile contro le donne, di realizzare una economia femminista della cura ed un sistema sanitario forte e paritario.
Promuovere l'uguaglianza ed i principi democratici
Alla luce di questa crisi, a molti Paesi dell'Unione Europea sono stati concessi poteri speciali per affrontare le urgenti necessità di ordine sanitario e socioeconomico, eppure, pur plaudendo alle risposte dei governi ed alle misure di emergenza introdotte, dobbiamo comunque mantenerci vigili. I nostri sistemi democratici potrebbero diventare fragili senza rigorosi meccanismi di controllo democratico e di garanzia della trasparenza.
La EWL sollecita i governi a garantire che queste misure siano fissate entro i margini di questa crisi con una chiara data di scadenza. I piani di ripresa degli Stati membri dell'UE devono includere meccanismi di mainstreaming di genere e l'uso di dati disaggregati per sesso per l'intero processo. La società civile femminile, essenziale per la produzione di servizi su misura, deve essere totalmente finanziata e consultata a tutti i livelli decisionali.
1Per la versione completa del document politico cliccare su: https://womenlobby.org/IMG/pdf/ewl_policy_brief_on_covid- 19_impact_on_women_and_girls-2.pdf

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1 | Mettere la parità tra donne e uomini al centro della risposta al COVID-19 in tutta Europa1| Sintesi



Nel lungo periodo, il bilancio a lungo termine dell'UE deve garantire che donne e ragazze non debbano mai più sostenere il peso dell'austerità.
Affrontare l'ondata di violenza maschile nei riguardi di donne e ragazze è una vera e propria questione di emergenza
Mentre la violenza degli uomini contro le donne è un problema sistemico a lungo termine in tutta Europa, le misure di confinamento e di isolamento creano un ambiente favorevole al controllo coercitivo delle vittime da parte dei maltrattatori e portano ad un maggior numero di episodi di violenza fisica, psicologica e sessuale. Dati e testimonianze indicano un aumento dei casi di violenza maschile contro donne e ragazze in tutta l’Europa.
L'EWL chiede che le forze dell'ordine siano particolarmente attente all'identificazione precoce delle donne vittime, e che allo stesso tempo, i sistemi giudiziari garantiscono alle donne un accesso continuo alla giustizia e la prevenzione di una nuova vittimizzazione. Tutti gli Stati membri dell'UE devono garantire la disponibilità di servizi sanitari, finanziari e di protezione, compreso un aumento nei finanziamenti in favore dei centri di accoglienza per donne e ragazze vittime di violenza maschile, per donne senza fissa dimora e per donne richiedenti asilo. Tale realtà ribadisce la necessità di un'azione concertata da parte dell'UE contro questa diffusa violazione dei diritti delle donne ed il fatto che tutti gli Stati membri dell'UE ratifichino ed implementino urgentemente la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, la Convenzione di Istanbul.
Realizzare un’economia femminista e passare aa un'economia della cura
Un recente studio dell'Istituto Europeo per l'Uguaglianza di Genere mostra che le donne rappresentano la maggioranza dei lavoratori in prima linea, nell'attuale crisi, con l'82% tra i cassieri, il 93% degli assistenti all'infanzia e degli insegnanti, il 95%2 degli addetti alle pulizie domestiche ed aiutanti, e l'86% degli addetti all'assistenza personale . Assistenza femminile retribuita e non retribuita. Il lavoro è ciò che permette alla società di funzionare, eppure le donne continuano a costituire la maggior parte di coloro che svolgono lavori precari, sottopagati e spesso invisibili, che non hanno accesso alla protezione sociale. Con questa crisi, le donne si trovano ad affrontare un maggiore rischio di perdere il lavoro, di trovarsi in povertà e le conseguenze delle misure di austerità, mentre altre trovano un equilibrio tra l'occupazione e i ruoli di cura tradizionalmente femminilizzati di bambini e familiari malati o anziani.
Si deve fornire un sostegno sociale e finanziario che risponda alle specificità di genere, in particolare alle donne con lavori precari e indipendentemente dal loro status giuridico, mentre l'attuale bilancio dell'UE deve, inoltre, ridistribuire i Fondi di Coesione per compensare le eventuali conseguenze socioeconomiche, sanitarie e ambientali della crisi
L'Europa deve cogliere questa opportunità per ripensare ciò che è essenziale e " prezioso " per la società e l'economia, investendo in un Accordo sulla Cura per l’Europa (Care Deal for Europe, come stabilito nel nostro Patto Viola), che affronti il problema delle condizioni del lavoro di scarsa qualità nei settori della sanità e dell'assistenza, creando al contempo nuove opportunità di lavoro e colmando i divari di genere in materia di cura, retribuzione, pensioni e povertà.
Assicurare che la salute sia una priorità al centro di tutte le risposte delle nostre società
I nostri operatori sanitari - il 76% dei quali sono donne - sono i più a rischio di infezione. Le donne, più in generale, sono esposte a rischi significativi per la loro salute, poiché partoriscono da sole, hanno un accesso ridotto ai servizi di contraccezione e di aborto d'urgenza. Le donne più anziane sono le più a rischio di COVID-19, in particolare quelle di età superiore agli 80 anni, con condizioni di salute precarie o che risiedono in case di cura. All'EWL, il nostro pensiero va a coloro che sono troppo spesso lasciati ai margini della società: le donne e le ragazze disabili, donne anziane,
https://eige.europa.eu/covid-19-and-gender-equality/frontline-workers


2 | Mettere la parità tra donne e uomini al centro della risposta al COVID-19 in tutta Europa1| Sintesi


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donne e ragazze richiedenti asilo, donne e ragazze Rom, donne con condizioni di salute precarie, donne vittime della prostituzione.
E’ innegabile la necessità di solide infrastrutture sanitarie e di cura assieme ad un supporto sufficiente. Tutti gli Stati membri dell'UE devono riconoscere immediatamente la salute sessuale e riproduttiva con i diritti delle donne ad essa collegati, come servizio sanitario essenziale, nonché l'accesso al servizio sanitario regolamentato deve essere reso sicuro e disponibile ad ogni donna, sulla base dei principi della non discriminazione. Un maggiore sostegno finanziario e la parità di accesso ai servizi di protezione sociale devono essere messi a disposizione di tutti i lavoratori in prima linea e dei servizi essenziali, indipendentemente dal loro status di migranti.
Raccomandazioni per la solidarietà, la cura e la trasformazione
La EWL invita l'UE e i suoi Stati membri a intraprendere azioni immediate e a lungo termine per garantire che tutte le donne e le ragazze in Europa:
  • siano incluse nei processi decisionali riguardanti tutte le risposte alla crisi e nei Piani europei per la riprogettazione e il rinnovamento dei nostri sistemi, in consultazione con le organizzazioni della società civile femminile;
  • ricevano soluzioni di emergenza su misura che includano le prospettive delle donne, attingano a dati disaggregati in base al sesso e indichino una chiara data di scadenza per le eventuali restrizioni ai diritti umani delle donne;
  • possano accedere a servizi e meccanismi di protezione integralmente finanziati e funzionanti che supportino tutte le donne vittime di violenza maschile, con misure a lungo termine in linea con la Convenzione di Istanbul;
  • abbiano la possibilità di accedere a servizi finanziari, sociali e sanitari adeguati e su misura in caso di situazioni di precarietà;
  • abbiano accesso a servizi che danno priorità alla salute e al benessere e nei quali possano veder riconosciuti in pieno i loro diritti sessuali e riproduttivi;
  • abbiano riconosciuto il loro inestimabile contributo alla società e all'economia attraverso l'adozione
  • e il finanziamento integrale di un Accordo sulla Cura per l'Europa.
    È giunto il momento di cambiare drasticamente il nostro modello e di ripensare il nostro sistema attuale in modo da porre l'uguaglianza tra donne e uomini al centro dell'attenzione.
    3 | Mettere la parità tra donne e uomini al centro della risposta al COVID-19 in tutta Europa1| Sintesi
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