martedì 11 dicembre 2018


VIOLENZA LEGATA ALLE TRADIZIONI

Molte delle violenze sulle donne vengo compiute in nome della tradizione. Pensiamo alle mutilazioni genitali, ai matrimoni forzati, all'abbandono delle scuole, all'uccisione per disonore.
In Europa, 500,000 donne e ragazze convivono con le mutilazioni genitali femminili (FGM) e altre 180,000 sono a rischio di essere sottoposte alle mutilazioni genitali femminili ogni anno.
51 milioni di ragazze tra i 15 e i 19 anni sono attualmente sposate nel mondo.  
Leggendo questi dati possiamo pensare che sono delle violenze lontane da noi, contro le quali noi italiani non abbiamo nulla da fare perché non appartengono alle nostre tradizioni. Proprio a causa di questa "lontananza" questo fenomeno viene poco considerato nelle politiche e nelle azioni del governo o degli enti competenti. Ma nella realtà in Italia vivono molti stranieri che portano con se le loro tradizioni e inoltre molti italiani, figli magari di migranti, hanno ereditato queste tradizioni dalla loro famiglia. In Italia la mutilazione genitale femminile è vietata, ma non vi sono dei controlli adeguati. Infatti alcuni la continuano a praticare sopratutto andando all'estero, ma anche illegalmente in Italia. Anche per quanto riguarda i matrimoni forzati pochi sono gli interventi atti a porre fine a questo fenomeno.
Se davvero si vuole porre fine alla violenza sulle donne intesa come violenza di genere si deve combatterla in ogni suo fronte, non solo nelle manifestazioni più gravi o più frequenti, ma anche in quelle che possono sembrare irrilevanti o rare o lontane dal nostro modo di pensare, come nel caso delle mutilazioni genitali o i matrimoni forzati.

#16Days
#INeedTheIstanbulConvention



Valeria Sorce
Stagista Coordinamento