Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne/LEF Italia rappresenta l'Italia nel Consiglio di Amministrazione della European Women's Lobby, la più grande coalizione europea di organizzazioni femminili e femministe. La LEF Italia contribuisce, con la EWL, a migliorare le politiche di parità di genere in Europa ed in Italia. E' membro fondatore della EWL.
martedì 21 febbraio 2017
giovedì 16 febbraio 2017
mercoledì 15 febbraio 2017
“Pane quotidiano” Cibo identità terra spreco
Comunicato
“Pane quotidiano”
Cibo identità terra spreco
Più di 800 milioni di persone nel mondo soffrono per
fame/malnutrizione, più di 2 miliardi sono in sovrappeso o obese,
prevedibilmente in un futuro abbastanza prossimo si ridurranno le aree
coltivabili a causa dei cambiamenti climatici, quelli demografici, insieme a
guerre e povertà, stanno già producendo imponenti fenomeni migratori. In Italia
finisce ogni anno nella spazzatura cibo per un valore di ca 13 miliardi (Oss.
Waste watchers/Last minute swg)!!!
Il “pane quotidiano” rappresenta un intreccio complesso di
realtà e problematiche differenti: dati economici,ambientali, sociologici,
culturali ed anche psicologici ne costituiscono gli elementi fondamentali. E’
importante però ricordare che l’atto del “nutrire” è, per eccellenza,
costituivo dell’identità e dell’esperienza femminile in tutte le culture del
mondo.
Con l’iniziativa “Pane quotidiano”, la Fondazione Nilde
Iotti vuole rilanciare alcune indicazioni emerse dal recente dibattito
sviluppatosi grazie ad Expo 2015,
all’enciclica papale “Laudato si’” e ai documenti sul clima di Cop 21, volendo
porre le donne al centro della riflessione.
Fame-malnutrizione e obesità-spreco, sicurezza alimentare e
sovranità alimentare, identità e territori, accesso alla terra e sostenibilità,
superamento delle discriminazioni di genere, in particolare nell’agricoltura
delle zone meno sviluppate, sono
questioni centrali in una prospettiva di sviluppo ed in una idea di crescita
che guardino al benessere, alla solidarietà e all’uguaglianza. Ancora più
centrali oggi in questo tempo di accelerato cambiamento e di grandi incertezze.
Le donne , come cittadine,produttrici, consumatrici, educatrici, ne sono vere protagoniste anche
se loro stesse, spesso, sembrano non esserne così consapevoli.
“Pane quotidiano” vuole essere una occasione per conoscere,discutere e
riflettere.
martedì 14 febbraio 2017
Anche quest'anno a Milano One Billion Rising, contro la violenza con Donne in Quota
DANZATE CON NOI!
14 FEBBRAIO 2017, PIAZZA DELLA SCALA h. 19.00 • RISE IN SOLIDARITY
Torna a Milano One Billion Rising, il flashmob globale contro la violenza
Da 5 anni il 14 febbraio, giorno degli innamorati, è anche
un giorno globale di impegno per abolire ogni violenza contro le donne
Con tutta la forza della danza e nella musica, creando un linguaggio comune contro ogni barriera, One billion rising è ormai un flashmob mondiale che, nell’arco di 24 ore, vede lo stesso messaggio sorgere e propagarsi sul pianeta attraverso un’infinità di piazze che riuniscono milioni e milioni di persone nel reclamare rispetto per le donne, promuovere giustizia, amore e solidarietà.
PARTECIPA ANCHE TU
Quest’anno hanno già aderito 207 nazioni nel mondo e oltre 100 città italiane.
Anche Milano è parte di questo grande evento collettivo e, come tantissime città del mondo, diventerà luogo di solidarietà globale nel ritrovarsi, danzare insieme e chiedere alle Istituzioni un sempre maggiore impegno, su ogni piano, nel prevenire e contrastare ogni forma di violenza.
Quest'anno la parola d'ordine è solidarietà, un impegno che unisca tutte e tutti contro il sessismo e lo sfruttamento che colpisce particolarmente le donne, ancora radicati in tutto il mondo.
Siamo felici di annunciare che avremo con noi anche artisti che renderanno la serata ancora più speciale; e che nuovamente anche Milano si unirà alle piazze di tutto il mondo nello stesso messaggio: basta violenza sulle donne! dicono Donatella Martini, presidente di DonneinQuota, e Francesca Savoldini, Presidente di Fermati Otello. Anche quest’anno sono state queste 2 associazioni (DonneinQuota e Fermati Otello) a organizzare il flashmob nella nostra città, con La Rete delle Reti Femminili, e in collaborazione con Tac Teatro.
Inoltre, insieme alle associazioni e agli artisti, ci saranno anche rappresentanti del Comune di Milano e delle municipalità; a loro chiediamo di ribadire l’attenzione che Milano, proprio negli ultimi 5 anni, ha mostrato verso le donne e verso la qualità delle relazioni, su cui si fonda la qualità della vita stessa.
#RisenInSolidarity #1billionrising #ObrMilano
info@DonneInQuota.org
Facebook: Donne InQuota
giovedì 2 febbraio 2017
LE RUGHE DELLE DONNE IN POLITICA
E IL MASCHILISMO CHE NON MUORE
Nelle ultime settimane Roma è stata tappezzata di
manifesti in cui è ritratta la ministra dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca Valeria Fedeli. Si è trattato di una ben strana campagna in cui
la dimensione e la qualità della fotografia schiaccia e, praticamente, annulla
il contenuto. L'iniziativa colpisce anche perché i manifesti sono anonimi e le
affissioni sono abusive, come rilevato dagli uffici comunali preposti al
controllo, che peraltro a distanza di settimane non riescono a ripristinare la
legalità. Questi manifesti continuano a riaffiorare, con evidenti tornate di
nuove affissioni, sempre abusive e anonime.
Non entriamo nel merito dei contenuti della
contestazione poiché difendiamo la libertà di parola e il diritto alla critica
quali espressioni della democrazia e della dialettica politica, ma rifiutiamo
quello che è con tutta evidenza un attacco alla donna impegnata in politica e
che si esprime attraverso la denigrazione sul piano estetico. Per criticare
Hillary Clinton si specula sulle sue rughe e per Theresa May ci si concentra
sull'eccentricità delle scarpe. Analogamente per attaccare la ministra Fedeli
si usa una brutta fotografia con il chiaro intento di offendere la dignità
della persona.
Le donne in politica continuano ad essere giudicate
non per quello che fanno, segno tangibile che il tasso di discriminazione reale
è ancora molto alto.
Il messaggio sotteso alla campagna, che non a caso
sceglie quella foto, è preoccupante perché esprime un rancore atavico nei
confronti della figura femminile. Tanto più violento verso chi, come Fedeli, ha
sempre sostenuto le ragioni delle donne e difeso le loro libertà anche nel suo
recente incarico di vicepresidente del Senato.
La mentalità maschilista continua a permeare la società,
in una perversa sintonia con il cyber bullismo che attacca la Presidente Laura
Boldrini, con chi ha sostenuto l'inopportunità della candidatura a sindaca di
Giorgia Meloni incinta o con i jeans stretti responsabili di uno stupro.
Denunciamo questa violenza ed esprimiamo solidarietà
alla ministra Valeria Fedeli e, con lei, a tutte le donne in vario modo violate
nella loro dignità di persone.
Le associazioni aderenti all’ACCORDO DI AZIONE COMUNE
PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA
Roma, 1° febbraio 2017
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