Irlanda-il Governo si impegna a soddisfare gli obblighi dei diritti umani in materia di aborto sotto pressione delle Nazioni Unite.
[Irish Family Planning Association, Dublino 06 Ottobre 2011] In un giorno memorabile per le donne in Irlanda, gli stati membri delle Nazioni Unite hanno preso una posizione in riferimento ai diritti riproduttivi delle donne irlandesi oggi (06.10.11) presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra.
Gli Stati membri si sono rifiutati di accettare vaghe promesse dal ministro della Giustizia Alan Shatter sulla questione dell'aborto e hanno chiesto una concreta azione legislativa. Hanno inoltre chiesto delle scadenze sull'attuazione del caso A, B e C contro l'Irlanda alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Altri paesi hanno formulato raccomandazioni forti in Irlanda per liberalizzare le sue leggi restrittive sull'aborto.
In risposta alle domande e raccomandazioni in sede di udienza, il ministro della Giustizia si è impegnato ad affrontare la questione dell'aborto in modo "adeguato e completo" e per "adempiere ai nostri obblighi ai sensi della convenzione dei diritti umani".
Niall Behan amministratore delegato di Irish Family Planning Association ha detto: "Oggi è stata una giornata importante per le donne in Irlanda. E 'incoraggiante vedere così tanti nostri partner delle Nazioni Unite prendere una presa di posizione per i diritti riproduttivi delle donne a questo importantissimo forum per i diritti umani.
"Il ministro deve soprattutto impegnarsi in maniera ferma e decisa a fornire un'adeguata legislazione inerente ai servizi messi a disposizione per l'aborto e per fare chiarezza nelle donne e nei loro medici."
Nel corso dell'ultima udienza del 6 ottobre 2011, la Francia e la Germania hanno fatto pressioni affinché il Governo desse ulteriori informazioni in merito all'attuazione della sentenza A, B e C. Il Regno Unito ha invitato l'Irlanda a legiferare per il giudizio A, B e C e l'Olanda ha raccomandato l'introduzione di un quadro giuridico coerente e la fornitura di servizi adeguati. Quattro paesi (Slovenia, Norvegia, Danimarca, Spagna) hanno invitato l'Irlanda ad andare oltre il giudizio A, B e C e depenalizzare l'aborto o consentirlo in caso di stupro, incesto e quando la salute della donna e il benessere sono a rischio.