Metti a tacere la misoginia.
Nel caso Motherless, un uomo noto come “archie147” ha caricato immagini voyeuristiche e manipolate tramite IA raffiguranti donne sottoposte a orribili atti di mutilazione e omicidio. Sotto queste immagini, gli utenti discutevano apertamente su come avrebbero fatto del male alle donne ritratte, arrivando persino a offrire taglie per abusarne.
Si tratta di istigazione all’odio e alla violenza online, così come definita dall’Articolo 8 della Direttiva UE sulla lotta contro la violenza sulle donne.
Ma c’è speranza. L’indignazione pubblica ha portato a una riforma storica: il nuovo Codice Penale ungherese ora include il reato di “aggressione online”, allineando la legislazione nazionale agli standard europei e rendendo punibile l’istigazione, la glorificazione o la messa in atto di violenza contro le donne nel digitale.
Perché la violenza digitale è vera violenza, e le donne meritano sicurezza, dignità e giustizia sia offline che online.
Chiediamo:
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L’applicazione dell’Articolo 8 della Direttiva UE sull’istigazione online.
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Obblighi per le piattaforme di rimuovere rapidamente contenuti misogini.
Dobbiamo pretendere regolamentazioni più forti e maggior supporto per chi subisce questi abusi.
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#16Days #NoExcuse #ACTtoEndViolence
