Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne/LEF Italia rappresenta l'Italia nel Consiglio di Amministrazione della European Women's Lobby, la più grande coalizione europea di organizzazioni femminili e femministe. La LEF Italia contribuisce, con la EWL, a migliorare le politiche di parità di genere in Europa ed in Italia. E' membro fondatore della EWL.
giovedì 28 novembre 2019
Dichiarazione delle Radical Girlsss in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza contro le Donne
Diffondiamo e pubblichiamo il Documento contenente la Dichiarazione delle Radical Girlsss, il gruppo di giovani e giovani donne femministe sorto all'interno di ENOMW, il Network Europeo delle Donne Migranti redatto in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza contro le Donne
mercoledì 27 novembre 2019
Ribellati Contro la Violenza!
Ribellati contro la violenza!
per firmare la petizione cliccare su https://act.wemove.eu/campaigns/365
Al Consiglio dei ministri della Giustizia UE
Petizione
L’Europa deve essere un posto sicuro per le donne e le ragazze di ogni età!
Chiediamo il tuo sostegno per ratificare e applicare la Convenzione del
Consiglio di Europa per contrastare la violenza sulle donne. Le donne e le
ragazze in tutta Europa vogliono vivere una vita libera dalla violenza e dalla
paura. Agisci ora per fare in modo che l'Unione europea compia azioni concrete
per proteggere tutte le donne e le bambine dalla violenza e combattere
attivamente questa diffusa violazione dei diritti umani.
Perché è importante?
La violenza da partner intimo, la violenza psicologica, la violenza
sessuale e lo stupro, le mutilazioni genitali femminili, lo sfruttamento
sessuale e il traffico sessuale, le molestie e lo stalking, anche nello spazio
digitale, sono l'inaccettabile realtà quotidiana di molte donne in tutta
Europa. In cifre concrete: 62 milioni di donne nell'UE hanno subito violenza
fisica e/o sessuale dall'età di 15 anni. Nel complesso, la violenza contro le
donne minaccia la sicurezza di metà della popolazione dell'UE, colpendo oltre
250 milioni di donne e ragazze.
C'è qualcosa che possiamo fare insieme per salvare vite umane: chiedere
un'azione concreta dell'UE per proteggere il diritto delle donne e delle
ragazze a vivere una vita libera dalla violenza.
Nel giugno 2017, l'UE ha firmato la Convenzione europea per porre
fine alla violenza contro le donne, inviando un messaggio politico molto
forte sul suo impegno a porre fine a questa violazione dei diritti umani. [1]
Ma, a più di due anni di distanza, il processo è bloccato: I paesi
dell'UE non sono riusciti a raggiungere un accordo sull'adesione dell'UE alla
Convenzione. Senza l’adesione dell’UE, la Convenzione non può essere
efficace e le donne di tutta Europa non possono essere protette.
La Convenzione [2] è un potente strumento vincolante per porre fine alla
violenza contro le donne e le ragazze. Stabilisce gli standard per dare potere
legale, attenzione e finanziamenti per fermare e punire la violenza contro le
donne.
Le buone leggi possono cambiare intere società. Se la Convenzione sarà
applicata ovunque nell'UE, rafforzerà tutti i meccanismi di prevenzione,
amplierà la protezione delle vittime di violenza e garantirà l'accesso alla
giustizia e al risarcimento. Per rendere la convenzione efficace, l'UE
e tutti i paesi dell'UE devono ratificarla e garantirne l'attuazione completa.
Tutti gli Stati membri, e in particolare il paese che presiede il Consiglio
dell'Unione europea, devono dimostrare una forte leadership e un forte impegno
per garantire che l'UE mantenga le sue promesse.
Dopo le elezioni europee del maggio 2019, adesso abbiamo un maggior numero
di donne al Parlamento europeo e Ursula von der Leyen, il Presidente
della nuova Commissione europea, ha dichiarato che porre fine alla violenza
contro le donne sarà una priorità assoluta per l’UE e che l'adesione
dell'UE alla Convenzione di Istanbul è necessità assoluta. [3]
Ora abbiamo l'opportunità di intensificare la nostra campagna e di fare
pressione sulla nuova leadership europea per porre fine alla violenza
contro le donne e fare aderire l’UE alla Convenzione.
Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione
della violenza contro le donne e le ragazze. Ancora una volta, i cittadini di
tutta Europa scenderanno per le strade di molte città per dire a gran voce e
con fermezza che le donne e le ragazze vogliono vivere una vita libera dalla
violenza e dalla paura. Potremmo sentire dichiarazioni da parte dei nostri
rappresentanti che mostrano buone intenzioni, ma vogliamo un'azione concreta.
Vogliamo che i nostri nuovi leader europei si assumono le proprie
responsabilità nel garantire il diritto delle donne e delle ragazze di essere
libere dalla violenza e di essere sicure. Chiederemo loro di aver raggiunto la
decisione sull'adesione dell'UE alla Convenzione di Istanbul entro il 25
novembre 2020.
Per maggiori
informazioni:
La Convenzione di Istanbul è il nome comune della Convenzione del Consiglio
d'Europa del 2011 sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e
le ragazze ed alla violenza domestica. È il primo trattato giuridicamente
vincolante in Europa che criminalizza le diverse forme di violenza contro le
donne, stabilisce un quadro normativo completo per prevenire la violenza e
garantire il diritto di ogni donna a vivere libera dalla violenza.
La ratifica della Convenzione di Istanbul da parte dell'Unione europea
invierà un forte segnale politico: la violenza contro le donne non è più
accettabile, in nessuna parte dell'Unione europea.
Fonti
[1] La Commissaria Jourová firma la Convenzione di Istanbul: :
https://www.efe.com/efe/espana/sociedad/la-ue-firma-el-convenio-contra-violencia-domestica-del-consejo-de-europa/10004-3295879
La Convenzione di Istanbul: Un’opportunità per fermare la violenza contro
le donne. In inglese: https://www.womenlobby.org/IMG/pdf/european_coalition_factsheet_final_all_logos_8_march.pdf
[2] La Convenzione di Istanbul è la Convenzione del Consiglio d'Europa per
prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica: In
inglese, https://www.coe.int/en/web/istanbul-convention/home?
[3] Posizione della EWL sull'elezione di Ursula von der Leyen: In inglese:
https://www.womenlobby.org/EWL-position-on-Ursula-von-der-Leyen-s-Election
In partenariato con:
venerdì 11 ottobre 2019
Solidarietà e Vicinanza alle Coraggiose Donne Curde
Noi Rete Donne: SOLIDARIETA' E VICINANZA ALLE CORAGGIOSE DONNE CURDE
Noi Rete Donne esprime solidarietà e vicinanza alle coraggiose donne curde, da anni impegnate sul fronte per difendere la libertà e l’indipendenza del loro popolo.
L’aggressione sferrata in queste ore dalla Turchia colpisce questa popolazione, l’unica che veramente abbia lottato contro l’Isis e ne abbia fermato l’avanzata. La donne curde hanno dovuto prendere in mano le redini di quel territorio già dagli anni ‘80 e ’90: sono state elette in parlamento, hanno iniziato a prendere decisioni ed a organizzarsi in piccole cooperative per aiutare la famiglia, sono diventate giornaliste, scrittrici, avvocate. Tutto questo anche perché si sono sostituite ai loro compagni, mariti, fratelli, padri, messi in carcere.
Ora sono impegnate in prima linea, nell’indifferenza dell’Occidente, tradite dagli Stati Uniti e aggredite da Erdogan. E per questo esprimiamo la nostra vicinanza all’Alto Rappresentante del Kurdistan a Roma.
martedì 24 settembre 2019
Parità di genere: un compito trasversale per l'intera Commissione europea
Dal 30 settembre in avanti si svolgeranno al parlamento Europeo le audizioni di ciascuno dei Commissari designati. La futura Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che l'uguaglianza e l'uguaglianza di genere sono tra le future priorità della nuova Commissione.
Come Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne abbiamo deciso di inviare una lettera a ciascuno dei nostri Euro Deputati affinché non dimentichino di integrare questi due temi nelle Audizioni dei Commissari per far si che diventino una realtà concreta.
venerdì 21 giugno 2019
martedì 18 giugno 2019
Lettera del Coordinamento al Presidente del Consiglio On. Prof. Conte
Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne, nell'ambito della Campagna 50/50 per una maggiore presenza femminile non solo nel Parlamento Europeo, ma anche nella Commissione Europea e negli alti incarichi delle Istituzioni dell'Unione, ha scritto al Presidente del Consiglio On.Prof. Giuseppe Conte, in vista del Consiglio dei Ministri Europeo del 20 e 21 giugno , una lettera con la richiesta di una chiara e precisa Strategia per l'uguaglianza tra donne e uomini ed una rappresentanza paritaria nelle cariche dell'Unione che verranno discusse durante tale Consiglio.
Roma 18 giugno 2019
Onorevole Presidente del Consiglio
Prof. Avv. Giuseppe Conte
Palazzo Chigi
Roma
Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne, che rappresenta in Italia la Lobby Europea delle Donne (EWL), la maggiore piattaforma di organizzazioni che lavorano per l’affermazione dei diritti delle donne in Europa, prende l’iniziativa di scriver Le in questo preciso momento della Storia dell’Unione Europea
Nel prossimo incontro con i Capi di Stato e di Governo, il 20 e 21 giugno, Lei avrà, infatti, l'opportunità di contribuire a dare forma all'orientamento dell'Europa dei prossimi 5 anni: un'Europa che mira ad essere più equa, sostenibile, un’Europa della cura ed attenta alle istanze di uguaglianza fra donne e uomini. Come Capo del Governo Italiano, tale incontro costituisce un'opportunità per
Nelle prossime settimane il Consiglio dell'Unione Europea proporrà una persona quale Presidente della Commissione Europea a cui seguiranno le nomine dei Commissari /e e delle cariche più elevate all’interno delle Istituzioni dell’Unione.
Come parte della campagna EWL: "50/50" Women for Europe - Europe for Women,” Il Coordinamento Italiano e la EWL richiedono che venga rispettata la parità nelle nomine per le sopra citate posizioni. È fondamentale che tutti gli Stati membri prendano posizione per garantire pari partecipazione e rappresentanza delle donne nei processi decisionali dell'Unione Europea. Vorremmo, a tale proposito, mettere in evidenza come nessuna donna sia stata, sinora, chiamata ad esercitare la funzione di Presidente della Commissione Europea.
Siamo consapevoli che i processi di nomina sono il risultato di numerosi negoziati e decisioni assunte nei vari livelli, tuttavia, riteniamo che ciascun Governo a titolo individuale e gli Stati Membri collettivamente, abbiano la responsabilità di garantire una rappresentanza equa di donne e uomini nel proprio Esecutivo.
L'attuale mancanza di rappresentanza femminile nelle Istituzioni Europee dimostra chiaramente la necessità della istituzionalizzazione di meccanismi che garantiscano la parità di donne e uomini in tutti gli organi decisionali Europei. A tale proposito, assieme alla EWL proponiamo, da molti anni, un sistema semplice di nomina in base al quale ciascuno Stato Membro ha la possibilità di designare due persone, una donna e un uomo, alla carica di commissario/a, e a seguito del quale, la persona prescelta quale Presidente della Commissione Europea ha l’opportunità, quindi, di garantire la rappresentanza del "50/50"
Siamo convinte che Lei vorrà fare propria questa nostra proposta al momento delle discussioni sulle questioni europee. Siamo, anche, sicure che una decisione politica così significativa possa veicolare il messaggio di un’Unione Europea che ha, veramente, a cuore l'uguaglianza tra donne e uomini
Voglia gradire, On. Presidente del Consiglio, i sensi della nostra più alta considerazione e stima
Per il Coordinamento Italiano della Lobby Europa delle Donne
La Presidente
Maria Ludovica Bottarelli Tranquilli Leali
Via Mentana 2b -00185 Roma
tel. +39 3386580531
venerdì 19 aprile 2019
venerdì 8 marzo 2019
8 Marzo 2019
Mimose non ne vogliamo più, tanto meno altri fiori e cosiddette "opere di bene".
E' il caso di pretendere cittadinanza e giustizia che in questo Paese non esistono per noi.
Non si tratta di rivendicazioni, ma di attuazione di una vera democrazia. Come donne, ci siamo fatte carico e ci facciamo carico di tutto il peso del mantenimento della società, ma la condizione che ci riguarda è sconfortante: stiamo tornando velocemente indietro !
Mentre scrivo, ho accanto un'amica vittima di violenza economica e psicologica, che avendo chiesto l'addebito in sede di separazione si è sentita rispondere dall'avvocata che di solito i giudici liquidano il tutto con "incomprensioni coniugali" . Ma, la Convenzione di Istanbul, il grande lavoro di sensibilizzazione fatto in questi anni, dove sono finiti ?
Mi auguro con queste poche parole, di aver trasmesso ai membri del Coordinamento e a coloro che ci leggono, la consapevolezza e certezza che moltissimo resta da fare
Maria Ludovica Bottarelli
Presidente del Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne
giovedì 28 febbraio 2019
martedì 22 gennaio 2019
Master in Women's entrepreneurship & Leadership
Riceviamo dall'Apid e divulghiamo questa interessante ed utile informazione
Gentilissimo/a,le segnaliamo che scade il 28 Febbraio p.v. il termine per iscriversi alla prima edizione del Master Executive in WOMEN ENTREPRENEURSHIP & LEADERSHIP, attivato dalla SAA (School of Management), in collaborazione con SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana) e APID e gestito dal COREP.
Il Master Executive in Women Entrepreneurship & Leadership è un programma avanzato di valorizzazione dell’imprenditorialità femminile e di sviluppo del suo potenziale. È volto a estendere competenze di carattere manageriale con particolare focus sugli aspetti strategici, di sviluppo dell’innovazione e della leadership. La formazione è rivolta a donne imprenditrici, iscritte all’APID e Associazioni Partner, con una consolidata esperienza alla guida di PMI e si propone di arricchirne l'esperienza con una formazione su temi innovativi.
PROGRAMMA: 9 moduli così suddivisi:
- International business strategy
- Gestione dell'innovazione e strategie
- Operations management
- Managing in Emerging Markets
- Potere della comunicazione
- Negoziazione strategica
- Leading corporate perfomance
- Powerful leadership
- Project Work /tutoring
PERIODO:
Il Master Executive avrà una durata di 6 weekend da Marzo a Luglio 2019 secondo calendario consultabile sul sito.
La frequenza delle lezioni sarà giovedì dalle 18.00 alle 21.30, venerdì dalle 18.00 alle 21.30, il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
DOCENTI DEL MASTER:I Docenti del Master Executive WEAL sono rappresentati da noti Accademici e da Professionisti di chiara fama specializzati nei vari settori della gestione aziendale.
TITOLO: Al termine del corso verranno rilasciati due titoli:
- il titolo di Master Executive in Women Entrepreneurship & Leadership dalla SAA
- il titolo di Certificate of Advanced Studies corrispondente a 10 crediti formativi universitari complessivi dalla SUPSI.
Al fine di ottenere i titoli, le partecipanti devono frequentare almeno i 2/3 delle ore di lezione (attestabili con firma di presenza) e superare le verifiche previste.
Inoltre, per chi fosse interessata, sarà possibile:
- ottenere un Attestato di Riconoscimento Crediti per l'esperienza professionale (massimo 8 crediti) con la presentazione di un progetto personale
- ottenere il Diploma of Advanced Studies (pari a 30 crediti) integrando la propria formazione con ulteriori moduli.
Per ulteriori dettagli si veda il sito del master (sezione Titoli).
SCADENZA ISCRIZIONI: 28 Febbraio 2019.
COSTO: 3.000,00€ da pagarsi in due rate (si veda il sito del master). E' disponibile per eventuali interessati la possibilità di attivare un prestito a condizioni molto agevolate (e specifiche per i percorsi di studio) con INTESA SAN PAOLO secondo convenzione stipulata con la SAA. Per ulteriori informazioni chiedere alla Segreteria del master.
SEDE: Le lezioni si svolgeranno presso la SAA- School of Management, Via Ventimiglia 115, Torino e un weekend a Lugano presso SUPSI.
mercoledì 16 gennaio 2019
Invito alla Conversazione: Quale Europa? Primo Incontro
Palazzo Isimbardi, sala Affreschi - via Vivaio 1, Milano
21 gennaio 2019, ore 9.00 –13.00
Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne, in collaborazione con DonneinQuota e Rete per la Parità, invita alla prima delle tre conversazioni sulle elezioni del Parlamento Europeo previste per il prossimo maggio. Sono stati invitati rappresentanti del governo, della Città Metropolitana di Milano, europarlamentari e una esperta di comunicazione politica.
Registrazione partecipanti
Saluti istituzionali
Arianna Censi,Vicesindaca Città Metropolitana di Milano
Vincenzo Spadafora*, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega alle Pari Opportunità, politiche giovanili e servizio civile universale
Pier Antonio Panzeri,Presidente Commissione Diritti Umani del Parlamento europeo
Introducono
M.Ludovica Tranquilli Leali, Coord. Italiano Lobby Europea delle Donne
Donatella Martini, DonneinQuota
Interventi
Guendoline Lefevre*, Presidente European Women’s Lobby
Daniela Aiuto*, eurodeputata
Lara Comi, eurodeputata
Alessia Mosca, eurodeputata
Patrizia Toia,eurodeputata
Eva Sacchi,Ipsos
*In attesa di conferma
Evento gratuito, e’ necessario accreditarsi inviando una mail a info@donneinquota.org
lunedì 14 gennaio 2019
Conferenza Finale Dare to Dream
Si è concluso il progetto Dare to Dream.
La conferenza finale si è tenuta a Lisbona dal 7 all'11 gennaio. Sono stati giorni intensi nei quali i partner hanno illustrato al pubblico i percorsi, i risultati, le similitudini e le diversità del progetto nelle tre città dei partner: Lisbona, Budapest e Roma.
Di grande interesse sono state le due conferenze, di presentazione e di chiusura, che hanno visto sia l'intervento delle associazioni partner sia di realtà diverse che in molti modi hanno partecipato al progetto. Un esempio per l'Italia è rappresentato da Arabel Staicu, Presidente di Liberi, un'associazione di Rom. Sono intervnute anche parlamentari europee, che hanno sottolineato l'interesse ad abbattere stereotipi e differenze in favore di collaborazione e integrazione.
Anche i workshop sono stati significativi, Lef-Italia ha portato il suo contributo col tema dell'impresa sociale.
La conferenza finale si è tenuta a Lisbona dal 7 all'11 gennaio. Sono stati giorni intensi nei quali i partner hanno illustrato al pubblico i percorsi, i risultati, le similitudini e le diversità del progetto nelle tre città dei partner: Lisbona, Budapest e Roma.
Di grande interesse sono state le due conferenze, di presentazione e di chiusura, che hanno visto sia l'intervento delle associazioni partner sia di realtà diverse che in molti modi hanno partecipato al progetto. Un esempio per l'Italia è rappresentato da Arabel Staicu, Presidente di Liberi, un'associazione di Rom. Sono intervnute anche parlamentari europee, che hanno sottolineato l'interesse ad abbattere stereotipi e differenze in favore di collaborazione e integrazione.
Anche i workshop sono stati significativi, Lef-Italia ha portato il suo contributo col tema dell'impresa sociale.
Iscriviti a:
Post (Atom)