Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne/LEF Italia rappresenta l'Italia nel Consiglio di Amministrazione della European Women's Lobby, la più grande coalizione europea di organizzazioni femminili e femministe. La LEF Italia contribuisce, con la EWL, a migliorare le politiche di parità di genere in Europa ed in Italia. E' membro fondatore della EWL.
giovedì 18 ottobre 2018
Giornata Europea contro il Traffico di Esseri Umani
LA LOBBY EUROPEA DELLE DONNE INVITA GLI STATI MEMBRI E LE ISTITUZIONI EUROPEE A PROTEGGERE LE DONNE E LE RAGAZZE VITTIME DEL TRAFFICO DI ESSERI UMANI
[Bruxelles, 18 ottobre 2018] Il traffico di esseri umani (THB) è il crimine in più rapida crescita al mondo. Sebbene, questo sia stata riconosciuto, dall'Unione Europea, quale grave violazione dei diritti umani, attraverso la Direttiva (sulla prevenzione e la lotta alla tratta di esseri umani e la protezione delle vittime) 2011/36 / UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 aprile 2011. Gli Stati membri dell'Unione Europea non sono ancora riusciti ad identificare e a combattere adeguatamente l'evidente traffico di esseri umani che avviene in tutto il territorio europeo.
La tratta di esseri umani avviene sotto molte forme e produce milioni di vittime in tutto il mondo, la più comune delle quali è rappresentata da donne e ragazze a fini di sfruttamento sessuale. A tale proposito, la Lobby Europea delle Donne(EWL) ha approvato, el 1998, una importante mozione secondo cui "prostituzione e traffico di donne costituiscono una violazione fondamentale dei diritti umani delle donne".
Secondo uno Studio della Commissione Europea del 2016 sulla "Dimensione di genere della tratta di esseri umani", le vittime della tratta di esseri umani sono difficilmente identificabili tra le popolazioni miste di donne prostitute. L'articolo 18/4 della Direttiva summenzionata afferma che, al fine di prevenire la tratta di esseri umani, gli Stati dovrebbero scoraggiare la domanda e considerare la criminalizzazione per legge dell'acquisto di sesso. In definitiva, gli acquirenti di sesso maschile sfruttano la vulnerabilità delle donne attraverso il potere ed il controllo finanziario, costringono a fare sesso e quindi devono essere ritenuti responsabili delle proprie azioni.
In diversi Stati membri, l'acquisto di atti sessuali è legale, il che consente ai trafficanti di utilizzare la legge per sfruttare ulteriormente le vittime e trarne vantaggi significativi dalla domanda di "servizi sessuali". Pertanto, La Lobby Europea delle Donne ritiene che i paesi che promuovono tale sistema incoraggino intrinsecamente il fenomeno della tratta di esseri umani; perché ogni qualvolta un paese sostiene e potenzia il commercio sessuale, la tratta di donne e ragazze cresce.
Violenza, sessismo e razzismo sono centrali per il sistema dello sfruttamento sessuale, nel quale donne e ragazze migranti e rifugiate diventano particolarmente vulnerabili; Il 70% prostitute ha un background migratorio mentre il 75% ha tra 13 e 25 anni.
A tale proposito, la Lobby Europea delle Donne propone che il sistema di asilo dell'UE includa la prospettiva di genere e protegga soprattutto le ragazze non accompagnate. Secondo le indicazione delle organizzazioni non governative di base, che lavorano in prima linea, e' in atto un crescente fenomeno di ragazze che scompaiono una volta arrivate in Europa; di conseguenza, vi è immediato bisogno di raccolta di dati disaggregati e di identificazione delle potenziali vittime della tratta di esseri umani nei centri di accoglienza in tutta Europa.
La Lobby Europa delle Donne assieme ad altre organizzazioni per i diritti delle donne chiedono; Dove sono finite le ragazze? visto che sono una fra dieci minori non accompagnati.
Il progetto #WomensVoices contiene diverse raccomandazioni in merito alla protezione di ragazze migranti e rifugiate, come ad esempio, quella che riguarda la formazione di tutti gli attori coinvolti sull'accresciuto rischio di traffico sessuale e prostituzione, tra le altre forme di violenza, che possono colpire le minori non accompagnate.
Inoltre, il Rapporto EIGE lanciato oggi (2018) su " Specifiche misure di genere nell'ambito di azioni contro il traffico di esseri umani " suggerisce che, al fine di prevenire la tratta di esseri umani e proteggere le minori vittime di sfruttamento sessuale , si devono attuare strategie a tutto tondo. l'EIGE raccomanda, infatti, che venga data priorità ad una immediata identificazione delle vittime minorenni, che siano nominati tutori appropriati e che gli Stati membri garantiscano la messa in opera di programmi di sostegno adeguati all'età e di servizi di alloggio specifici per minori
Le donne e le ragazze che arrivano in Europa sono a rischio di violenze di genere e traffico di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale. Le donne e le ragazze migranti e rifugiate sono in uno stato di grave vulnerabilità a causa della violenza psicologica, della manipolazione e del traffico. La risposta dell'UE all'incremento dei migranti e le recenti politiche migratorie non hanno migliorato la situazione e non hanno dato una risposta umanitaria a questo problema.
Le istituzioni dell'UE dovrebbero onorare l' impegno preso di lottare contro il crimine della tratta di esseri umani, garantendo, in particolare, che tutti gli Stati membri recepiscano e attuino in modo efficiente la suddetta direttiva UE.
Il 18 ottobre, Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani , ci ricorda che dobbiamo fare di più, tenendo conto che donne e ragazze migranti e rifugiate sono particolarmente vulnerabili a questa forma strutturale di violenza contro le donne.