Femmes, Villes et Territoires è la conferenza internazionale tenutasi nei giorni 29 e 30 settembre a Napoli, nel dipartimento di Architettura dell’Università Federico II.
La Conferenza è parte del progetto comune della Task Force approvata dalla Lobby Europea delle Donne e che vede coinvolti i coordinamenti dei Paesi del Sud del mediteranno.
La Conferenza si è aperta con i saluti di Teresa Boccia, Direttora di Urbanima
– LUPT Università di Napoli Federico II e Presidente d’onore dell’Associazione AFEM, e Maria Ludovica Bottarelli, Presidente della LEF – Coordinamento italiano della Lobby Europea. Dopo i ringraziamenti, la presidente del Coordinamento Italiano della Lobby Europea ha introdotto la Task Force approvata dalla European Women’s Lobby e ripreso i punti stilati nel Manifesto di Lisbona, in occasione del Seminario di Lisbona avvenuto un anno prima, il 30 settembre 2016.
– LUPT Università di Napoli Federico II e Presidente d’onore dell’Associazione AFEM, e Maria Ludovica Bottarelli, Presidente della LEF – Coordinamento italiano della Lobby Europea. Dopo i ringraziamenti, la presidente del Coordinamento Italiano della Lobby Europea ha introdotto la Task Force approvata dalla European Women’s Lobby e ripreso i punti stilati nel Manifesto di Lisbona, in occasione del Seminario di Lisbona avvenuto un anno prima, il 30 settembre 2016.
Ai saluti delle organizzatrici della conferenza internazionale, sono seguiti i saluti ufficiali di Guglielmo Trupiano, direttore di LUPT, che ha mostrato una grande sensibilità e vicinanza al progetto e sostenuto l’importanza di trovare una soluzione alla crisi migratoria attraverso una partecipazione dei cittadini ed una politica di cooperazione pacifica. Secondo il direttore “è importante ricostruire il consenso e rafforzare l’identità europea dal basso”. A seguire, vi sono stati i saluti di Simona Marino che, delegata dal sindaco, ha introdotto la conferenza partendo dal titolo: DONNE, CITTA’ e TERRITORIO. Secondo la delegata del Sindaco di Napoli alle Pari Opportunità e ai Centri Antiviolenza, “Il territorio è una chiave politica e non un concetto geografico. Dove si collocano le donne? Da qui, l’importanza di ‘riprendiamoci il nostro territorio’”. Infine, i saluti officiali si sono conclusi con l’intervento di Chiara Marciani, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Campania, invitando ad osservare e condividere le buone pratiche degli altri Paesi per poter pensare a progetti locali.
A seguire, Françoise Morvan, Presidente del Coordinamento Francese della Lobby Europea per le Donne, ha ripreso il saluto della Presidente Maria Ludovica Bottarelli e parlato della Task Force dei paesi dell’euro mediteranno, pensata in quanto questi condividono gli stessi problemi. Nel pensare la strada, in chiave femminista, la Presidente ha dimostrato come i disagi e le molestie che le donne subiscono nelle strade necessitino di un intervento che coinvolga anche l’aspetto urbanistico. A tornare sul tema della necessità di promuovere una gestione delle città che renda effettivo il diritto delle donne al pieno godimento della loro cittadinanza nelle città e nei territori, è stata la Segretaria generale della Piattaforma portoghese per i diritti delle donne che ha presentato il Manifesto di Lisbona, frutto dell’impegno e del lavoro effettuato dai coordinamenti del Sud.
Una parte fondamentale della conferenza è stata la Tavola Rotonda che, con gli interventi delle esperte e la moderazione di Marianna Confessore, vice Segretaria generale di AFEM, ha mostrato il bisogno comune di coinvolgere gli enti regionali e locali affinché si possano costruire e condividere tra i Paesi della Task Force le buone pratiche, in modo da tener conto e lavorare sulle differenze di genere. Durante la tavola rotonda, dal titolo Donne e scelte politiche nella vita locale, la Presidente del Coordinamento italiano della Lobby Europea per le Donne ha espresso l’importanza di un lavoro congiunto tra società civile ed autorità. Inoltre, è emerso il problema temporale presente nei progetti a breve termine, sostenuti dalle autorità, ed il bisogno di una piattaforma che possa essere un punto di condivisione e contatto per le buone pratiche adottate nelle varie città e nei vari Paesi. Fouzia Assouli, Presidente della Fondazione euro-mediterranea delle donne, ha però ricordato alle presenti che il ruolo dei giovani e la mondializzazione permettono una condivisione rapida ed uno scambio tra i vari attori, consentendo la condivisione e la collaborazione per costruire ponti di dialogo e possibili progetti a lungo termine. Sul tema politico, si sono soffermate Ghislaine Toutain, Consigliera del Presidente della Fondazione Jean-Jaurès e Teresa Nevado, Segretaria generale del Coordinamento spagnolo per la Lobby Europea delle donne, che hanno raccontato le esperienze locali, ponendo ai partecipanti il quesito: Che cosa significa donne che prendono le decisioni?
Sono stati poi proiettati i video interventi dell'Assessora per le P.O. di Roma Flavia Marzano che ha dato un saluto ai partecipanti e di Donatella Martini Presidente di DonneinQuota e membro della Lef Italia che ha presentato il lavoro compiuto dell'associazione in materia.
Il quesito: "Che cosa significa donne che prendono le decisioni? " è stato parte anche dei Laboratori Partecipati, organizzati in modo da presentare buone pratiche locali e per creare un momento di scambio tra i presenti. I tre laboratori hanno visto i partecipanti dibattere sul tema delle Donne e Spazio Pubblico, Donne Migranti e La Nuova Agenda urbana e Agenda 2030. I momenti di riflessione, tra cui quello di Rossella Poce dell'associazione FIDAPA/BPW Italia, membro della Lef-Italia, con l'esposizione della pubblicazione dei primi risultati del laboratorio permanente "Donne e città storica di Roma" e dei primi, hanno portato i partecipanti e gli organizzatori a stilare raccomandazioni e buone pratiche da inserire in occasione della scrittura del Manifesto di Napoli, che assieme a quello di Lisbona sarà un punto di riferimento per i paesi componenti la Task Force della Lobby Europea per le Donne.
Le raccomandazioni sono state presentate il 30 settembre, come momento conclusivo della Conferenza Internazionale. Emilie Vidal, coordinatrice del programma Genre, IEMed di Barcellona, ha condiviso con i presenti i momenti di riflessione avvenuti durante il laboratorio donne e spazio pubblico, che ha permesso ai partecipanti di condividere esperienze ed esempi concreti, che sono stati racchiusi e sintetizzati in quattro punti chiave:
1) Innovazione: Un nuovo modo di pensare alla città.
2) Diritto alla città: Senso di appartenenza, accesso facilitato, lavoro a livello locale.
3) Partecipazione ed empowerment: Partecipazione comune e laboratori permanenti.
4) Azioni verso le istituzioni: Realizzazione di azioni concrete per le donne.
Amandine Clavaud, Responsabile Area Internazione e Europea della Fondazione Jean-Jaurès, ha presentato ciò che è emerso durante il Laboratorio Donne e Migranti, moderato e proposto da Maria Ludovica Bottarelli Tranquilli Leali, nel quadro di un’inclusione e partecipazione attiva dei giovani e dei migranti nella costruzione di una città che includa attivamente le donne. Dal laboratorio è emersa la necessità di distinguere i migranti e i rifugiati, oltre ad analizzare la situazione delle donne migranti, quali fenomeno, le violenze sessuali e la partecipazione economica e sociale. Sull’ultimo punto sono emerse le problematiche, quali la divisione del lavoro etnico e il mancato riconoscimento dei titoli di studio e delle esperienze lavorative. I partecipanti, assieme alla moderatrice, hanno stilato dieci raccomandazioni sul tema dell’inclusione delle donne migranti e il bisogno di politiche europee che le tutelino e le includano concretamente a livello sociale ed economico. Sodfa Daaji di EWL Act 4 Abolition Italy, ha messo l'accento sulle questioni relative all'integrazione dell seconda generazione di migranti. Tra le raccomandazioni, emerge il bisogno di programmi specifici che possano favorire l’integrazione delle donne migranti attraverso lo scambio culturale, e un’implementazione concreta della Convenzione di Istanbul affiancata a politiche europee a livello di migrazioni che siano inclusive, comuni e non indirizzate esclusivamente ai paesi del Mediterraneo. Emerge, da questo laboratorio, la necessità di un lavoro comune che coinvolga tutti i paesi europei. Durante questo laboratorio è stato presentato il video della buona prassi dell'ADEI-WIZO sulle tecniche d'integrazione nel CARA di Mineo.
Il terzo laboratorio, presentato da Alessandra Pireira, Segretario ONU Habitat, e moderato da Teresa Boccia, ha analizzato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile e focalizzato la propria attenzione sulla presentazione dei punti che la compongono, con una particolare attenzione sul bisogno di eguaglianza ed il ruolo delle donne.
La conferenza Internazionale si è conclusa con l’iniziativa Itinerari Femminili, organizzata in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Napoli, che ha permesso alle partecipanti di visitare il centro storico con le architette Giulia Cepparuolo e Amalia Sole. Itinerari Femminili, in quanto alle spiegazioni architettoniche offerte dalle esperte erano affiancati i riferimenti storici e bibliografici delle donne che hanno contribuito o vissuto nei luoghi visitati.
Le due giornate sono state proposte da:
I coordinamenti nazionali della LEF del sud dell’Europa
La piattaforma di ricerca e d’azione Genre et Ville
Urbanima – LUPT , Università di Napoli FEDERICO II
AFEM ( Associazione Donne Europa Meridionale )
Fondazione Jean Jaurès
L’organizzazione locale è di:
Teresa Boccia, Università di Napoli Federico II e AFEM
Maria Ludovica Bottarelli, Coordinamento Italiano della LEF
E sostenute da:
IEMED
Fondazione delle donne dell’Euro Mediterraneo
Fonds pour les femmes en Méditerranée
Fondazione Jean Jaurès
Con il Patronato di:
Centro Europe Direct – LUPT << Maria Scognamiglio >>, Università di Napoli Federico II
Ordine degli architetti di Napoli
Comune di Napoli
E il gemellaggio Euro-Mediterraneo:
Atene, Smyrne/Ismir ( Turchia ), Valencia, Gafsa ( Tunisia ), Napoli