mercoledì 21 marzo 2012

Resoconto seminario “ Le donne come risorsa fondamentale in una società in crisi: la nuova strategia, le azioni dell'UE e il ruolo della Lobby Europea delle Donne e dei suoi Coordinamenti nazionali “, del 16/03/2012, svoltosi a Milano presso l’ufficio del Parlamento Europeo a Milano, nell’ambito della iniziativa “L’Europa è per le Donne”.



La prima ad intervenire per motivi organizzativi è stata la Presidente della LEF-Italia l’avvocato Siusi Casaccia. Ha spiegato cosa è la LEF-Italia e la EWL, soffermandosi sul loro modo di operare non solo a livello europeo ma anche nei singoli stati. È poi passata ad analizzare la scottante questione delle quote rosa in Italia, per poi sottolineare l’importanza del monitoraggio che deve esserci per assicurare la pari rappresentanza di genere nel mondo del lavoro e la pari partecipazione nel mondo politico (ricordando la campagna 50/50). La Presidente ha ricordato che la parità tra i generi deve essere concepita come un principio cardine nella società, non un argomento di discussione solo tra donne, secondo quanto dicono i principi contenuti sia nella nostra Costituzione che nel Trattato di Lisbona. In Italia non c’è ancora una cultura corrispondente, ma il principio dell’equilibrio nella partecipazione dei generi dovrebbe essere seguito a tutti i livelli, all’interno di ogni stato; è proprio per questo che la promozione culturale di questo principio è necessaria. Un’attenzione particolare, nell’intervento della Presidente, è stato data al Gender Pay Gap ed alla necessaria parità nel sistema pensionistico, infatti viene ricordato che le retribuzioni e le pensioni  non sono pari tra i sessi perché il percorso lavorativo non è uguale, non ci sono le stesse carriere. Questa situazione però dovrà inevitabilmente cambiare per via del principio che pone l’innalzamento fino al 75% della soglia di occupazione al 2020. La Presidente nota, giustamente, che attualmente non ci sono delle politiche in Italia che possano portare al raggiungimento del principio sopra ricordato. Questa poca attenzione porta la situazione della donna a non subire alcun miglioramento e ad essere costretta al doppio carico lavorativo. L’avvocato Casaccia sostiene la bontà delle politiche attive, che promuovono il coinvolgimento e la partnership degli uomini, per combattere l’attuale immagine della donna in Italia. A questo punto ha dato una visione complessiva delle Campagne della EWL che la LEF-Italia implementa a livello nazionale: i Piani nazionali di Riforma (PNR); quella sulla prostituzione; ricongiungimento familiare, i 10 giorni di attività della EWL per il mese della donna, evento terminato con la 20Km di Bruxelles; i finanziamenti per donne; l’implementazione delle figure femminili nei consigli di amministrazione delle aziende; la strategia 2020.
Alla fine dell’intervento della Presidente sono cominciati gli interventi delle diverse associazioni che fanno parte del Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne.
Il primo è di Rachele Capristo, della FIDAPA BPW Italy - Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, che ha spiegato come si struttura l’associazione. La FIDAPA cerca di concentrare l’attenzione dell’opinione pubblica sul gender pay gap e sulla parità di genere nell’istruzione. La FIDAPA porta avanti una raccolta firme per la doppia preferenza nelle liste. L’associazione sostiene l’importanza di lavorare per trovare strategie adeguate per cambiare la mentalità, presente in Italia, che penalizza la donna.


L’intervento successivo è di Donne in Rete, tenuto da Eva Massari. Intervento che inizia con il dato negativo secondo cui in Italia una donna su quattro è a rischio di povertà. Donne in Rete affronta un argomento fondamentale per le donne: il diritto alla salute e soprattutto un aspetto che non è conosciuto: il fatto che i test sui farmaci vengano condotti solo sugli uomini, ma gli effetti che hanno sulle donne sono diversi. Per cui ci sono conseguenze negative sulle donne. Ci vorrebbe una maggior attenzione di genere sui test clinici. La rappresentante dell’associazione ci ricorda anche che la prima causa di morte tra le donne è l’infarto, che spesso viene confuso per ansia … Donne in Rete insieme a Equality Italia e Gise hanno creato un manifesto di medicina di genere, sottoscritto da più di 100 persone, provenienti dalla politica, dall’ambiente farmaceutico, della scienza e della ricerca. Molto spesso i test vengono condotti solo sui maschi perché sono molto più affidabili a causa delle tempistiche delle donne.
È stata la volta di Mariagrazia Longoni per Donne in Quota. Il nocciolo dell’intervento è che bisognerebbe arrivare ad una situazione di parità di rappresentanza di genere in tutti i luoghi in cui si decide.
L’associazione dal 2008 al 2011 si è battuta per l’inserimento dell’art.11 nello statuto regionale (parità di genere). Ha inoltre fatto ricorso al Tar per la quasi nulla rappresentanza delle donne nella giunta Formigoni. L’intervento prosegue con un accenno sulla democrazia paritaria, per cui c’è ancora un lungo percorso da fare; per dare dei dati significativi. Donne in Quota ha anche sostenuto la revisione dell’articolo 51 della Costituzione.
ADEI WIZO - Associazione Donne Ebree Italiane, rappresentata da Ester Silvana Israel, presidente nazionale, che ha illustrato quali sono le attività condotte dall’associazione, sottolineando l’importanza del lato religioso e culturale. Questa associazione conta circa 3000 volontarie in tutta Italia ed ha due finalità: culturale ed assistenziale, assistono donne e bambini che hanno bisogno, con un’attenzione particolare alla parità di genere.
L’associazione ha partecipato attivamente all’anno della violenza contro la donna dando rilievo sia alla politica, che alla cultura, che all’educazione, soprattutto a quest’ultima in quanto le donne devono impossessarsi sempre più degli strumenti dell’educazione. In Italia quest’ultimo ventennio non è stato del tutto democratico e le donne ne hanno risentito in maniera particolare per questo l’associazione porta avanti dei corsi di politica ed istituzione per le donne.
CDN – Consiglio Nazionale Donne, la relatrice Elena Fadini-Bettega sottolinea che è la federazione di associazioni più antica in Italia, risalente al 1903. Inizia l’intervento ricordando che le associazioni italiane quarant’anni fa hanno snobbato le quote rosa. Continua poi dicendo che le donne devono essere educate alla parità di genere, perché spesso sono proprio le mamme che insegnano alle giovani figlie a non essere al pari degli uomini. Più si scende nella scala sociale più i figli vengono cresciuti come dei principi ereditieri.
FDG - Forum Donne Giuriste, con l’avvocato penalista Minami Franca, che spiega come il forum lavora: le leggi infatti vengono studiate e valutate dal punto di vista di genere e si cerca di capire le posizioni delle donne nei riguardi della giurisprudenza. Un argomento che sta a cuore del FDG è lo stalking, insieme a molti temi dibattuti che riguardano l’affido condiviso, l’assegnazione del cognome, la procreazione assistita … le leggi non sempre rispecchiano la società. Il reato di maltrattamento è ancora tra i delitti contro l’assistenza familiare, dovrebbe essere inserito, invece, tra i delitti contro la persona. Deve cambiare la sensibilità attraverso la formazione e la prevenzione dei crimini. Secondo l’avvocato, per i reati di violenza, si dovrebbero prediligere pene accessorie adeguate e non l’inasprimento delle stesse. Il Forum quindi cerca di portare la posizione della donna in ambito giuridico e cerca, sul campo, di portare i giudici a capire meglio certe situazioni. Le pene non devono essere fisse e senza significato di tipo correzionale. Un lungo percorso deve essere ancora compiuto nell’ambito del diritto di famiglia e dei diritti delle donne.
www.xxdonne.netXXD Rivista di varia donnità - Ornella Guzzetti. È una rivista composta da donne che sentivano la necessità di attivarsi per dar voce al mondo femminile. È iniziata ad ottobre ed è uscita tutti i mesi. La rivista sostiene due progetti: DAFNE, contro i matrimoni forzati in Italia per le donne extracomunitarie; il Convegno sulla decrescita, che si terrà ad ottobre prossimo, riguardante due ambiti le politiche ambientali e quelle economiche. Tema fondamentale è la decrescita della popolazione.
L’ultimo intervento è quello del dottor Bruno Marasà, responsabile dell’ufficio di Milano del Parlamento Europeo, assentatosi perché doveva accogliere il presidente José Manuel Barroso, in visita alla Bocconi. Marasà pone l’attenzione sull’ottima riuscita della formula pensata insieme alla dottoressa Albani, e sperimentata durante questo mese, di dare un luogo di incontro alle donne, invitando le associazioni. In Italia il panorama femminile è vario, vasto e interessante, e deve essere data visibilità a tutte le diverse associazioni. Riporta una frase che è stata detta dal presidente Barroso poco prima “It’s not thrue” per ricordare che spesso le imposizioni che ci dicono essere date dall’UE non sono poi così vere, in quanto l’Europa è un insieme di varie istituzioni, con le proprie idee quindi quando si sente “l’Europa dice…” non è proprio così. Una delle cose positive dell’Europa è che si discutono i problemi e non si è così faziosi come all’interno dei singoli stati, si è più disposti a trovare delle soluzioni ed un punto di accordo. Ma per lavorare bene a livello europeo c’è bisogno del coinvolgimento della rete di soggetti, persone ed associazioni a livello nazionale.
A tirare le somme del seminario è la Segretaria Generale della LEF-Italia Maria Ludovica Bottarelli Tranquilli-Leali, che ha ricordato come in venti anni di attività la Lobby è riuscita a costruire una vasta rete di donne per creare un networking. Ci sono associazioni che chiedono l’intervento della Lobby. La LEF cerca di mantenere attiva la rete di tutti gli stati dell’UE, in quanto crede fondamentale il supporto dal basso per arrivare a promuovere e sostenere le direttive e le decisioni dell’UE. In accordo con ciò che è stato detto dal dottor Marasà conclude facendo presente che il Coordinamento e tutte le associazioni che lo compongono sentono il Parlamento Europeo e l’Europa come la loro casa.