giovedì 23 febbraio 2012

L’orario di lavoro nell'Unione Europea: le donne hanno ancora il 'doppio onere'

Working time in the EU: Women still bear the 'double burden' 


In media, le donne che lavorano part-time sono circa tre volte più degli uomini, soprattutto per facilitare i compiti domestici e di cura che ricadono ancora prevalentemente sulle donne. Quando il loro lavoro non retribuito in casa è quantificato, però, le donne che lavorano lavoro part-time accumulano quasi, alla settimana un numero di ore (55) pari, quasi, a quello degli uomini che lavorano a tempo pieno (56). Le donne che lavorano a tempo pieno hanno una settimana di lavoro totale di 66 ore, in media.
Questo può dare la misura di come il 'doppio onere' ha un impatto sulla vita delle donne nell'Unione europea. Questo è uno dei risultati'del recente studio Eurofound Orario di lavoro nell'Unione europea.
Lo studio sottolinea che il fatto che la maggior parte del lavoro domestico è ancora fatta dalle donne, in parte incoraggia molte donne a prendere il part-time. Il fatto che così tante donne lavorano a tempo parziale ha implicazioni rilevanti per la loro attuale prosperità materiale e per il loro reddito futuro: il basso reddito si traduce in riduzione dei contributi previdenziali e una pensione più bassa eventuale pay-out.
Lo studio propone che un miglioramento delle infrastrutture (sotto forma di strutture di assistenza all'infanzia e doposcuola, per esempio) potrebbe contribuire a facilitare l'ingresso di più donne nel mondo del lavoro a tempo pieno, se lo si desidera. Accrescere il lavoro part-time, incoraggiando un numero maggiore di uomini a scegliere questa opzione, si potrebbe arrivare ad una soluzione pratica, soprattutto se assume la forma di 4 giorni lavorativi alla settimana, questo potrebbe promuovere l’immagine del part-time come scelta di carriera valida. Altre pratiche potrebbero includere anche il lavoro flessibile, congedo di emergenza e le misure di sicurezza sociale, come l'esempio belga di assistenza all'infanzia, per un figlio malato dopo il secondo giorno di malattia.
Inoltre, sia per gli uomini che per le donne, le ore lavorative potrebbero aiutare l’equilibrio necessario per il corso della vita, garantendo più tempo libero da dedicare alla crescita dei figli, o, per esempio, un periodo lavorativo più lungo nel corso della vita.
Leggi lo studio completo sul Eurofound sito !