[Bruxelles, 23 novembre 2011] Quasi tutte le donne di altri paesi dell'UE sperimenterà la violenza maschile nel corso della sua vita: Una su cinque sarà vittima di violenza domestica, una su dieci sarà violentata e costretta ad atti sessuali. La violenza contro le donne - anche se raramente discussa o affrontata - è il più diffuso abuso dei diritti umani all'interno dell'UE, e in tempi di recessione come questi, le cose possono solo peggiorare. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne il 25 novembre, la EWL chiede, ancora una volta, interventi urgenti per garantire i diritti fondamentali dei suoi cittadini.
Parlando nel corso di un'audizione al Parlamento Europeo il 23 novembre, Cécile Gréboval, Segretario Generale della EWL, ha sottolineato che 'Porre fine alla violenza contro le donne non è un lusso per i tempi di crescita, ma è ancora più importante in tempi di crisi quando le donne sono colpite più duramente'.
Secondo uno studio del 2010 condotto dalla EWL e Oxfam International, la recessione economica crea le condizioni per un aumento della violenza nelle relazioni private, un aumento della prostituzione e degli attacchi contro le donne.
'Oltre a un aumento dei livelli di violenza, anche le misure di austerità incidono sui servizi di supporto che lasciano le donne vittime di violenza ancora più vulnerabili del solito', aggiunge la signora Gréboval, citando la ricerca dal Regno Unito che mostra gli effetti negativi dei tagli di bilancio pubblico. Questi tagli hanno portato alla riduzione di servizi essenziali per le vittime quali: polizia, giustizia, sanità ed altri. Inoltre, il finanziamento, già troppo basso, per le associazioni che forniscono rifugio e sostegno alle vittime, viene tagliato. In Ungheria, ad esempio, il numero di posti nei rifugi è stato dimezzato.
A livello dell’Unione, la proposta di bilancio della Commissione Europea, dopo il 2014, non prevede la prosecuzione dei programmi Daphne, progetti finanziati inerenti alla violenza contro le donne. Il progetto di fusione DAPHNE con altri programmi di finanziamento mette a grave rischio il livello e la prevedibilità dei finanziamenti UE per combattere la violenza contro le donne.
La EWL chiede al Parlamento europeo e gli Stati membri di garantire la sostenibilità di questo piccolo programma, ma di grande successo, durante i negoziati sul futuro bilancio UE 2014-2020.
Dato che la situazione in Europa si deteriora, le associazioni di donne chiedono all'UE di tener fede ai suoi impegni e di prendere misure più incisive per combattere la violenza di genere.
La EWL ha un messaggio molto forte e chiaro per la Commissione Europea : 'Mentre il Parlamento Europeo e il Consiglio dei Ministri hanno esposto una strategia europea e un piano d'azione sulla violenza contro le donne, la Commissione Europea non ha ancora fatto alcuna mossa in queste direzione’, dice la signora Gréboval. E' difficile credere che stiamo ancora una volta spendendo la Giornata Internazionale sulla Violenza contro le Donne ricordando come l'uguaglianza di genere è un valore fondante e fondamentale della UE, non un lusso durante i periodi di crescita. Le cose stanno peggiorando. È adesso il momento di agire è adesso. '