LA PROSTITUZIONE E' UNA VIOLENZA DI GENERE?
La prostituzione è uno di quei temi che da sempre crea molti dibattiti all'interno del mondo femminista. Vi è chi propende per la liberalizzazione della prostituzione e chi invece per la penalizzazione. I sostenitori della liberalizzazione ritengono che questa sia l'espediente migliore per questo fenomeno in quanto la prostituzione esiste da sempre e sempre esisterà, quindi la soluzione più efficacie sarebbe quella di legalizzarla con la finalità di proteggere la prostituta; infatti legalizzandola diventerebbe a tutti gli effetti un lavoro e quindi avrebbe le adeguate tutele, sopratutto per chi decide di intraprendere questo mestiere.
C'è invece chi sostiene che legalizzarla non sia la soluzione. Alcuni di questi sostenitori probabilmente lo dicono per una questione di morale, spesso cattolica, ma non è il nostro caso. Il motivo secondo cui, per noi, la prostituzione non andrebbe legalizzata è che si legalizzerebbe una forma di sfruttamento femminile. Femminile e non maschile perché la percentuale di coloro che vengono sfruttate nella prostituzione è maggiormente di sesso femminile, mentre gli uomini sono in numero minore. Sfruttamento perché si utilizza lo stato di necessità e la povertà delle donne per incrementare un giro di affari che nella maggior parte dei casi va a beneficio maschile.
Un modello che il Coordinamento supporta, in accordo con il Parlamento Europeo, è il modello svedese. In Svezia dal 1999 la legge vieta l'acquisto di sesso. E' questo l'aspetto innovativo, perché ad essere penalizzato non è chi vende, cioè la prostituta, ma chi acquista, quindi il cliente. I dati di questo provvedimenti dimostrano che questo è stato un deterrente ed ha portato ad una diminuzione della prostituzione. Questo sistema è importante perché appoggia l'idea che alla base della prostituzione c'è lo sfruttamento di un bisogno economico. Inoltre è anche uno sfruttamento di genere, non perché noi femministe vediamo il patriarcato ovunque, ma perché i numeri lo dimostrano. Inoltre diversi studi europei documentano come la scelta di diventare prostituta sia legata al bisogno economico, infatti 9 donne su 10 coinvolte nella prostituzione vorrebbero uscire dal sistema, ma non si sentono in grado di farlo. Tra il 60 e il 95% delle donne nella prostituzione hanno subito stupro o violenza fisica. Il 68% delle persone coinvolte nella prostituzione rientrano nei parametri della Sindrome da Stress Post-Traumatico, nello stesso range dei veterani di guerra e delle vittime di tortura.
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Valeria Sorce
Stagista Coordinamento