mercoledì 15 febbraio 2017

“Pane quotidiano” Cibo identità terra spreco

Comunicato

“Pane quotidiano”  Cibo identità terra spreco


Più di 800 milioni di persone nel mondo soffrono per fame/malnutrizione, più di 2 miliardi sono in sovrappeso o obese, prevedibilmente in un futuro abbastanza prossimo si ridurranno le aree coltivabili a causa dei cambiamenti climatici, quelli demografici, insieme a guerre e povertà, stanno già producendo imponenti fenomeni migratori. In Italia finisce ogni anno nella spazzatura cibo per un valore di ca 13 miliardi (Oss. Waste watchers/Last minute swg)!!!
Il “pane quotidiano” rappresenta un intreccio complesso di realtà e problematiche differenti: dati economici,ambientali, sociologici, culturali ed anche psicologici ne costituiscono gli elementi fondamentali. E’ importante però ricordare che l’atto del “nutrire” è, per eccellenza, costituivo dell’identità e dell’esperienza femminile in tutte le culture del mondo.
Con l’iniziativa “Pane quotidiano”, la Fondazione Nilde Iotti vuole rilanciare alcune indicazioni emerse dal recente dibattito sviluppatosi  grazie ad Expo 2015, all’enciclica papale “Laudato si’” e ai documenti sul clima di Cop 21, volendo porre le donne al centro della riflessione.
Fame-malnutrizione e obesità-spreco, sicurezza alimentare e sovranità alimentare, identità e territori, accesso alla terra e sostenibilità, superamento delle discriminazioni di genere, in particolare nell’agricoltura delle zone meno sviluppate,  sono questioni centrali in una prospettiva di sviluppo ed in una idea di crescita che guardino al benessere, alla solidarietà e all’uguaglianza. Ancora più centrali oggi in questo tempo di accelerato cambiamento e di grandi incertezze.
Le donne , come cittadine,produttrici, consumatrici,  educatrici, ne sono vere protagoniste anche se loro stesse, spesso, sembrano non esserne così consapevoli.

“Pane quotidiano” vuole essere  una occasione per conoscere,discutere e riflettere. 

martedì 14 febbraio 2017

STEM Gender Equality congress

Interessantissimo Convegno:

https://stemgenderequality.com/#agenda


Anche quest'anno a Milano One Billion Rising, contro la violenza con Donne in Quota

DANZATE CON NOI!

14 FEBBRAIO 2017, PIAZZA DELLA SCALA h. 19.00 • RISE IN SOLIDARITY

Torna a Milano One Billion Rising, il flashmob globale contro la violenza

Da 5 anni il 14 febbraio, giorno degli innamorati, è anche
un giorno globale di impegno per abolire ogni violenza contro le donne

Con tutta la forza della danza e nella musica, creando un linguaggio comune contro ogni barriera, One billion rising è ormai un flashmob mondiale che, nell’arco di 24 ore, vede lo stesso messaggio sorgere e propagarsi sul pianeta attraverso un’infinità di piazze che riuniscono milioni e milioni di persone nel reclamare rispetto per le donne, promuovere giustizia, amore e solidarietà.




PARTECIPA ANCHE TU



Quest’anno hanno già aderito 207 nazioni nel mondo e oltre 100 città italiane.
Anche Milano è parte di questo grande evento collettivo e, come tantissime città del mondo, diventerà luogo di solidarietà globale nel ritrovarsi, danzare insieme e chiedere alle Istituzioni un sempre maggiore impegno, su ogni piano, nel prevenire e contrastare ogni forma di violenza.



Quest'anno la parola d'ordine è solidarietà, un impegno che unisca tutte e tutti contro il sessismo e lo sfruttamento che colpisce particolarmente le donne, ancora radicati in tutto il mondo.



Siamo felici di annunciare che avremo con noi anche artisti che renderanno la serata ancora più speciale; e che nuovamente anche Milano si unirà alle piazze di tutto il mondo nello stesso messaggio: basta violenza sulle donne! dicono Donatella Martini, presidente di DonneinQuota, e Francesca Savoldini, Presidente di Fermati Otello. Anche quest’anno sono state queste 2 associazioni (DonneinQuota e Fermati Otello) a organizzare il flashmob nella nostra città, con La Rete delle Reti Femminili, e  in collaborazione con Tac Teatro.

Inoltre, insieme alle associazioni e agli artisti, ci saranno anche rappresentanti del Comune di Milano e delle municipalità; a loro chiediamo di ribadire l’attenzione che Milano, proprio negli ultimi 5 anni, ha mostrato verso le donne e verso la qualità delle relazioni, su cui si fonda la qualità della vita stessa.







#RisenInSolidarity           #1billionrising         #ObrMilano



info@DonneInQuota.org
Facebook: Donne InQuota

giovedì 2 febbraio 2017




LE RUGHE DELLE DONNE IN POLITICA
E IL MASCHILISMO CHE NON MUORE


Nelle ultime settimane Roma è stata tappezzata di manifesti in cui è ritratta la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. Si è trattato di una ben strana campagna in cui la dimensione e la qualità della fotografia schiaccia e, praticamente, annulla il contenuto. L'iniziativa colpisce anche perché i manifesti sono anonimi e le affissioni sono abusive, come rilevato dagli uffici comunali preposti al controllo, che peraltro a distanza di settimane non riescono a ripristinare la legalità. Questi manifesti continuano a riaffiorare, con evidenti tornate di nuove affissioni, sempre abusive e anonime.

Non entriamo nel merito dei contenuti della contestazione poiché difendiamo la libertà di parola e il diritto alla critica quali espressioni della democrazia e della dialettica politica, ma rifiutiamo quello che è con tutta evidenza un attacco alla donna impegnata in politica e che si esprime attraverso la denigrazione sul piano estetico. Per criticare Hillary Clinton si specula sulle sue rughe e per Theresa May ci si concentra sull'eccentricità delle scarpe. Analogamente per attaccare la ministra Fedeli si usa una brutta fotografia con il chiaro intento di offendere la dignità della persona.
Le donne in politica continuano ad essere giudicate non per quello che fanno, segno tangibile che il tasso di discriminazione reale è ancora molto alto.

Il messaggio sotteso alla campagna, che non a caso sceglie quella foto, è preoccupante perché esprime un rancore atavico nei confronti della figura femminile. Tanto più violento verso chi, come Fedeli, ha sempre sostenuto le ragioni delle donne e difeso le loro libertà anche nel suo recente incarico di vicepresidente del Senato.
La mentalità maschilista continua a permeare la società, in una perversa sintonia con il cyber bullismo che attacca la Presidente Laura Boldrini, con chi ha sostenuto l'inopportunità della candidatura a sindaca di Giorgia Meloni incinta o con i jeans stretti responsabili di uno stupro.

Denunciamo questa violenza ed esprimiamo solidarietà alla ministra Valeria Fedeli e, con lei, a tutte le donne in vario modo violate nella loro dignità di persone.

Le associazioni aderenti all’ACCORDO DI AZIONE COMUNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA

Roma, 1° febbraio 2017