Il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne si associa alla petizione affinchè la Casa Internazionale delle Donne di Roma, simbolo delle battaglie e delle conquiste femministe, non venga sfrattata.
Le riconosciamo il grande impegno nell'erogare servizi alle donne e per le donne e di conseguenza all'intera cittadinanza. Un valore aggiunto che non si può perdere!
Invitiamo le associazioni aderenti alla Lef-Italia a sottoscrivere la petizione e a partecipare.
Conferenza Stampa venerdì 10 novembre, ore 12.30
#lacasasiamotutte
La Casa Internazionale delle Donne, patrimonio della città di Roma e risorsa per tutte le donne è oggi a rischio di sfratto da parte del Comune.
Da oltre trent’anni questo luogo, unico in Europa, rappresenta un punto di riferimento delle donne italiane e straniere e del femminismo internazionale. La Casa è da tutti apprezzata e riconosciuta per la sua capacità di autogestione e per avere mantenuto in ottimo stato un bene pubblico frequentato annualmente da oltre 30.000 persone, di essere luogo di offerta di servizi sociali e culturali, di svolgere azioni di accrescimento delle capacità delle donne. Tutto questo è il frutto del lavoro volontario e dell’impegno quotidiano e gratuito di centinaia di donne e di decine di associazioni.
Per decenni questo luogo è stato salvato, conservato, restaurato, reso vivo e frequentato, sottratto al degrado cui sono andati incontro tanti beni pubblici della nostra città. Anche la Casa corre ora oggi il pericolo di chiusura cui sono andate incontro tante associazioni e realtà sociali di Roma.
Il debito che ci viene attribuito dall’Amministrazione non tiene conto del valore dei servizi che vengono offerti. In tal senso la Casa Internazionale delle Donne, fin dal 2013, ha iniziato un’interlocuzione con il Comune di Roma il quale, dopo avere verificato la qualità dei servizi, proponeva una valutazione del loro valore economico dell’ordine di € 700.000 annui.
Con questa Giunta la Casa aveva avviato un confronto per risolvere il problema del debito e la definizione di un affitto realmente sostenibile, salvaguardando e rilanciando il valore della Casa e il suo futuro al servizio della cittadinanza. Per questo la lettera di richiesta di rimborso immediata, in mancanza del quale “si procederà all’attivazione, senza ulteriore comunicazione, sia della procedura coattiva; in sede civile, per il recupero del credito, sia della procedura di requisizione del bene in regime di autotutela” è giunta del tutto inattesa.
La Casa Internazionale delle Donne ha risposto alla comunicazione del Comune chiedendo con urgenza alla Sindaca e alle Assessore competenti di riaprire l’interlocuzione e di sospendere il termine perentorio di pagamento.
La Casa Internazionale delle Donne è molto grata per la solidarietà ricevuta da tantissime donne e uomini, associazioni e Istituzioni. Queste testimonianze confermano il valore e l’apprezzamento di cui la Casa gode, non solo nella città di Roma ma in tutto il Paese.
Il Direttivo della Casa Internazionale delle Donne