lunedì 10 dicembre 2018


LA CONVENZIONE DI ISTANBUL

Il Coordinamento Italiano della Lobby Europeo delle Donne ritiene che uno degli strumenti per mettere fine alla violenza contro le donne sia la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, comunemente nota come Convenzione di Istanbul,  E' una convenzione del Consiglio d'Europa approvata nell'aprile del 2011 e aperta alla firma l'11 maggio del 2011 ad Istanbul. E' uno strumento importante in quanto costituisce il primo trattato giuridicamente vincolante per coloro che lo ratificano. Ecco perché la European Woman Lobby, insieme alle varie associazioni nazionali si batte molto per la ratifica negli stati europei. La Convenzione sancisce che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione. E' il primo trattato internazionale che contiene la definizione di genere inteso come "ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini". Inoltre riconosce la "violenza contro le donne basata sul genere" come qualsiasi violenza diretta contro una donna in quanto tale, o che colpisce le donne in modo sproporzionato. I reati previsti dalla Convenzione sono: la violenza psicologica (articolo 33); gli atti persecutori - stalking (art.34); la violenza fisica (art.35), la violenza sessuale, compreso lo stupro (Art.36); il matrimonio forzato (art. 37); le mutilazioni genitali femminili (Art.38), l'aborto forzato e la sterilizzazione forzata (Art.39); le molestie sessuali (articolo 40). E' uno strumento di fondamentale importanza per obbligare gli stati ad intervenire sulla violenza contro le donne, soprattutto a dare un riconoscimento maggiore nei vari codici e nelle politiche degli stati.

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Valeria Sorce
Stagista Coordinamento