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Salute materna minacciata dagli
ultra-conservatori, allarmati Parlamentari europei e ONG
I deputati europei e le organizzazioni
della società civile sono chiamati oggi ad opporsi alla campagna “Uno di Noi”,
promossa attraverso l ‘Iniziativa dei
Cittadini Europei*, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la
salute materna nei Paesi in via di sviluppo. La campagna, condotta dagli ultra
– conservatori e dai movimenti che si oppongono al diritto delle donne di
decidere del proprio corpo, è oggetto
Giovedi, 10 Aprile di un'audizione pubblica al Parlamento Europeo.
Entro il 28 maggio, la Commissione Europea dovra’ comunicare formalmente le sue
osservazioni in merito.
L’iniziativa "Uno di Noi"
mira a vietare i finanziamenti dell'UE a favore di tutte le attività che
potrebbero comportare la distruzione di embrioni umani. Il divieto includerebbe
i finanziamento verso la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane e a
favore di tutte le organizzazioni che forniscono i servizi relativi alla salute
materna, incluso l’aborto sicuro e/o i servizi correlati, nei Paesi in via di sviluppo, dove quasi 800
donne ogni giorno muoiono durante la gravidanza e il parto. Questa iniziativa
rischia seriamente di ostacolare la lotta per ridurre questi decessi. "Si tratta di un'iniziativa pericolosa
e regressiva che sopprime l’essenziale supporto dell'Unione Europea
all'assistenza sanitaria materna , l'assistenza pre-natale e ai servizi di
pianificazione familiare volontaria in alcuni dei Paesi più poveri del
mondo", ha detto Neil Datta, Direttore dell’ European Parliamentary Forum.
"I diritti delle donne sono diritti umani", ha detto Sirpa Pietikäinen, deputato finlandese del Parlamento Europeo nel Gruppo del centro-destra PPE . “L’universalità di questi diritti non dà la possibilità di scegliere se applicarli o meno. Il diritto delle donne di decidere sul proprio corpo è fondamentale e non può essere negato dalla religione o da qualsiasi altro motivo”.
La campagna “Uno di Noi" è totalmente in contrasto con le politiche di sviluppo
dell'Unione Europea,
e i suoi impegni internazionali nel quadro del raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. La società civile confida che, respingendo tale iniziativa, la Commissione Europea riaffermerà con forza l'impegno dell'UE a sostenere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi
e a svolgere un ruolo di leadership per la riduzione della mortalità
materna a livello mondiale.
"Gli
organizzatori di questa iniziativa, condotta dalle forze ultra-conservatrici, stanno cercando di imporre le proprie convinzioni a tutti i costi, non
importa se la vita delle donne
sarà messa in immediato e significativo pericolo. Questa non è una
posizione per la Vita ma una minaccia aperta contro i diritti delle donne e contro il diritto fondamentale di tutti di vivere con
dignità ", ha affermato Viviane Teitelbaum, presidente della European
Women’s Lobby.
L’iniziativa “Uno di Noi” e’ solo
l’ultima di una serie di recenti attacchi verso la parità di genere
e la salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne
in Europa e nel mondo. Gli ultra-conservatori - alcuni dei quali deputati del Parlamento Europeo - stanno cercando di indebolire la forte presa di posizione dell'Unione Europea a favore delle donne dei paesi più poveri del mondo.
Noi tutti
valorizziamo la vita in tutte
le sue forme, e
cerchiamo di
creare un ambiente
in cui le madri
ei loro figli
possano crescere" ha affermato Vicky Claeys,
Direttrice dell’Associazione Europea International Planned Parenthood Federation . "Questa campagna, in caso di successo, comporterebbe la riduzione dell’assistenza medica nell’ambito della
salute materna e avrebbe come risultato immediato l’aumento del numero dei
decessi dausati da complicazioni durante il parto, la gravidanza e per aborti non sicuri nei Paesi in via di sviluppo. “Uno di Noi” aumenterebbe immensamente la sofferenza nel mondo,
ha aggiunto la Direttrice Claeys.
Nicole Kiil-Nielsen deputato francese del Parlamento europeo per il gruppo dei Verdi ha dichiarato: "L'Ue - che ha
sempre svolto un
ruolo di primo piano
su questo tema - deve continuare a promuovere la tutela della salute materna e riproduttiva attraverso il suo aiuto allo sviluppo."
-FINE-
Note dell’editore
L’Iniziativa
dei cittadini europei (ECI) è e’ una procedura, prevista dal Trattato di
Lisbona nel 2010 , attraverso la quale i cittadini europei possono promuovere
una petizione dinanzi la Commissione Europea. Un'iniziativa dei cittadini deve
essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei provenienti da
almeno 7 dei 28 Stati membri.
L’iniziativa
Uno di Noi richiede quanto segue:
- la protezione giuridica della dignità, il diritto alla
vita e dell'integrità di ogni essere umano dal concepimento nei settori di
competenza dell'UE in cui tale protezione è di particolare importanza.
- Il divieto e il
termine del finanziamento delle attività che implicano la distruzione di
embrioni umani, in particolare nei settori della ricerca, dello sviluppo e
della salute pubblica; incluso il divieto di finanziamento per il servizio dell'aborto,
direttamente o indirettamente, attraverso il finanziamento di organizzazioni
che incoraggiano o promuovono l'aborto
- Ogni anno, l’ UE finanzia per circa 120 milioni di
dollari aiuti per lo sviluppo per la protezione della salute materna e
riproduttiva. L’iniziativa si riferisce proprio a questi fondi.
- La posizione dell'UE è chiara - i fondi per lo
sviluppo della protezione della salute materna
finanziano i servizi di aborto sicuro solo nei Paesi in cui l'aborto è legale. Questa
posizione è stata ribadita dal commissario per lo Sviluppo Piebalgs in numerose
occasioni, in linea con le finalità e
gli obiettivi della Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo
(CIPS), con la "Muskoka Initiative" sul miglioramento della salute
materna, neonatale e infantile e e con altre iniziative internazionali.