martedì 13 dicembre 2011

Il rispetto della legge salvaguarda la dignità umana?

13/12/2011, Mercato di Piazza Alessandria, Roma,12.00
Storie di ordinaria violenza contro le donne


Care amiche del Coordinamento,
desidero condividere con voi questa storia di ordinaria violenza contro le donne a cui, involontariamente, mi sono trovata ad assistere. Stamane passando, per caso, dalla piazzetta antistante il mercato di piazza Alessandria ho visto un capannello di gente e ho sentito dei lamenti, mi sono avvicinata e sono stata testimone di una scena degna di un paese incivile. Una ragazza, egiziana, che conosco da anni e che ogni mattina vende collane e bigiotteria etnica, era circondata da due soggetti in borghese, piuttosto mal vestiti, che qualificatisi come forze dell'ordine, hanno ingaggiato una vera lotta per sequestrarle la merce, ammanettarla, caricarla con forza in macchina e portarla via. Il tutto è durato una decina di minuti ed è stato condito da una tale forma di violenza che ha scioccato i presenti. Alle richieste di qualcuno del pubblico di usare maniere più civili veniva obiettato con bruschezza di farsi i fatti propri. Non entro in merito sulla ragione dell'intervento da parte delle così qualificatesi forze dell'ordine, dovuto probabilmente all'assenza di permessi per la vendita ambulante (reato amministrativo e non penale). La ragazza, molto spaventata nel vedersi sequestrare la fonte di sussistenza della sua magra vita quotidiana, ha opposto resistenza, ma forse con meno dispiego teatrale di potere maschilista e con più dialogo si sarebbe potuti arrivare ad un risultato più dignitoso. La scena come ripeto è stata talmente violenta che qualcuno degli astanti ha chiamato il 113, ma all'arrivo della pattuglia la ragazza era stata già portata via.
Mi chiedo se l'Italia, patria di Cesare Beccaria e del così detto diritto, se ancora esiste, possa avere, tra le sue forze dell'ordine, persone che si comportano, in casi del genere, con una violenza spropositata. E inoltre il trattamento riservato a questa donna migrante sarebbe stato lo stesso se al suo posto si fosse trovato un italiano? Ma dove è finita la salvaguardia della dignità di tutti gli individui sancita dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani?